Slither
Che bello quando un vero appassionato di horror ha la possibilità di scrivere e dirigere un film! Anche perché ad usufruirne maggiormente sono i fan e "Slither" è un vero e proprio atto d'amore verso quel cinema dell'orrore americano che, tra gli anni 70 e 80, ha fatto innamorare almeno tre generazioni di cinefili. James Gunn, all'esordio nella regia di un lungometraggio, ha nel suo curriculum due sceneggiature che hanno dato nuova linfa ad altrettanti autori classici:
William Shakespeare (Tromeo and Juliet di Lloyd Kaufman) e George Romero (Dawn of the Dead di Zack Snyder). Il film ha l'impianto narrativo tipico della fantascienza anni 50, ma è solo una scusa per immergersi, appena possibile, in una gore-fest in perfetto stile Ottantesco. Un meteorite cade in una piccola cittadina di provincia, Grant (il mitico Michael Rooker) lo trova e viene "posseduto" da un parassita alieno che lo usa come veicolo per contagiare altre persone.
La moglie Darla (Elizabeth Banks) e il poliziotto Bill (Nathan Fillion) cercheranno di opporsi all'invasione aliena. Deliziosamente in bilico tra horror e commedia, il film di Gunn rincorre e centra in pieno l'unico obiettivo che si era imposto: divertire il pubblico per 95 godibilissimi minuti. Da "Society" a "Dimensione Terrore", da "L'invasione degli ultracorpi" fino a "La cosa", "La notte dei morti viventi" e, of course! al cinema della Troma, il gioioso citazionismo di James Gunn non ha confini; e la scelta di limitare al minimo i fastidiosi effetti in CGI in favore di prosthetic e make-up non fa che rafforzare la calda atmosfera Old Style che avvolge la pellicola dalla prima all'ultima inquadratura. Come di consueto, poi, non mancano i cammei di lusso: il vecchio maestro Lloyd Kaufman (fra poco di nuovo in pista con il nuovo Poultrygeist) interpreta un'ubriacone, mentre l'amico Rob Zombie presta la voce al Dr Karl. Nel corso della pellicola troviamo citazioni/omaggi dirette a classici come "Rosemary's Baby", "Basket Case" e "Tremors"; sarete così bravi da riconoscerle?
La frase: "Sono in circolazione da un milione di anni, pensi di potermi fregare?!"
Paolo Zelati
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