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Shrek
Un eroe brutto, sporco, irriverente ed anche un pò cattivo: Shrek. Il nuovo film d'animazione della Dreamworks rompe tutti i canoni della fiaba classica ispirandosi al libro illustrato di William Steig.
Shrek è un temibile orco verde che vive in una puzzolente palude che considera come un paradiso. A causa di una diaspora voluta da Farquaad, pseudo-principe del luogo, si ritrova "invaso" da centinaia di creature delle fiabe. L'unico modo per recuperare il suo spazio e la sua privacy è imbarcarsi in una titanica impresa: liberare una principessa prigioniera in una torre oscura custodita da un temibile drago! Sai che novità.
La novità, invece, sta tutta in come Shrek affronterà l'impresa e nelle continue aspettative che si creano nello spettatore e che vengono puntualmente deluse in modo da creare situazioni surreali e divertentissime.
Ad accompagnare Shrek, soprattutto come contraltare comico, ci sarà Ciuchino un piccolo mulo parlante e, purtroppo, anche cantante.
Anche in questo contesto molto "leggero" c'è comunque una morale, guarda al di la dell'immagine per scoprire la vera natura di una creatura, ma l'aspetto migliore è la possibilità di "leggere" la storia su più livelli. I ragazzi si divertono nelle situazioni buffe e grottesche di cui Shrek è protagonista, mentre gli adulti potranno cogliere la miriade di riferimenti a fiabe e letteratura classica.
Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ad un piccolo capolavoro. Il protagonista, Shrek appunto, è un orco decisamente fuori dagli schemi: i creatori hanno dato vita ad una creatura molto diversa da quella dell'iconografia classica così da lasciare lo spettatore spiazzato. L'orco è enorme e decisamente mostruoso nei modi piuttosto che nell'aspetto ma non incute paura, anzi. La principessa sembra quasi un'attrice vera e Ciuchino ha più l'aspetto di un cagnolino da compagnia che di un mulo. Gestire tanti personaggi di taglie diverse e, in special modo, curare tutte le espressioni facciali è un'impresa ardua, ma ben riuscita.
Inoltre l'ambientazione (sfondi e comprimari) sono costantemente all'altezza dei protagonisti. Lo sforzo ed il software della PDI/Dreamworks ha stabilito un nuovo standard dell'animazione.
Curiosità: Nell'edizione originale dopo aver registrato tutti i dialoghi e completato le animazioni del viso di Shrek si è deciso di dargli un accento scozzese. Si è quindi provveduto ad un nuovo doppiaggio ed alla modifica di alcune animazioni con un costo aggiuntivo di 4 milioni di dollari!
La Frase:
"Che razza di cavaliere sei?"
"Nessuno di quelli!" (indicando i resti di una decina di cavalieri morti)
Indicazioni:
Veramente per tutti ed è anche un'occasione per far contenti figli e nipoti.
Valerio Salvi
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