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Searchers 2.0
"Searchers 2.0" un pò commedia e un pò parodia. E' l'ultima fatica del regista, sceneggiatore e attore inglese Alex Cox, conosciuto per film come "Repo Man - Il recuperatore"(1984), che ha lanciato il regista a livello internazionale e poi "Sid & Nancy" (1986) presentato al festival di Cannes. "Searchers 2.0" è presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, che raccoglie nuove tendenze e sperimentalismi. I protagonisti sono due vecchi attori di film western Fred Fletcher (Ed Pansullo) e Mel Torres (Del Zamora) un giorno si incontrano per caso e scoprono di aver iniziato entrambi la loro carriera da bambini nel film sceneggiato dal terribile Fritz Frobisher (Sy Richardson). Mentre rivangano i vecchi tempi, come lo sceneggiatore li frustasse per farli lavorare senza essere fermato né dal regista né dal produttore, improvvisamente alla televisione viene annunciata una notizia di vitale importanza: Frobisher presenterà a Monument Valley un suo vecchio film. L'odio e il desiderio di vendetta infiammano improvvisamente il cuore dei due anziani attori che decidono di partire alla ricerca dell' "uomo nero", il terribile sceneggiatore. C'è però il problema di come arrivarci, la macchina di Fred è un rottame e Mel non può che andare dalla figlia e tentare di convincerla. Mel sa che la figlia ha un carattere difficile e così inventa diverse scuse per riuscire a convincere Delilah (Jaclyn Jonet). Dopo urla e vetri infranti schiantati contro il padre, alla fine la ragazza accetta e inizia il viaggio da La, vicino a Los Angeles, a Monument Valley in Arizona. Mel e Fred, nonostante le peripezie del viaggio, sembrano conoscersi da anni e non fanno che ricordare i vecchi film western e i nomi dei diversi divi, cosa che porta all'esaurimento la povera Delilah. Durante il viaggio sono toccati diversi temi importanti, come quello della guerra contro Saddam Hussein, i tragici eventi dell'11 settembre e molto altro ancora. Dopo svariate peripezie e discussioni finalmente i due incontrano Fritz Frobisher e possono attuare la loro vendetta. Lo stile è leggero, la commedia è ben strutturata e mischia elementi dei film western all'italiana, ma attraverso gli schemi parodistici, assumendo i tratti di una commedia on the road all'inglese fin dalle prime battute. E' un'opera interessante, che riesce a toccare anche i temi più difficili come il rapporto fra padre e figlia, la guerra e molto altro, con un'elegante leggerezza riuscendo a regalare anche in questo caso il sorriso. I personaggi sono ben costruiti e analizzati hanno tratti realistici e ricordano molto il vicino della porta accanto con le sue manie e passioni, di cui non può evitare di parlare. L'opera risulta convincente nella sua organizzazione, anche se lentamente cade nel surreale fantastico, lasciando lo spettatore a bocca aperta per il finale inatteso. Interessante la scelta delle musiche, che si mescolano perfettamente alla narrazione sottolineando lo stato d'animo dei personaggi ed il loro modo di vedere il mondo.
La frase: "Da professionisti parliamo di uno dei più importanti campi della drammaturgia:la vendetta".
Federica Di Bartolo
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