FilmUP - Recensione: Scream 3

Scream 3
Tre anni dopo aver lasciato il Windsor College, Sidney Prescott (Neve Campbell) si è stabilita nel Nord della California dove spera finalmente di riuscire a trascorrere una vita tranquilla.
Ma questa pace è destinata a durare poco. Infatti sul set hollywoodiano di "Stab 3 ritorno a Woodsboro" il film che racconta i fatti che hanno tristemente reso famoso il paese, ne succedono di tutti i colori; gli attori cominciano ad essere lentamente decimati dal solito killer con la famosa maschera (raffigurante "L'urlo" di Munch) e così Sidney, la cronista Gale Weathers (Courteney Cox) e il poliziotto Linus (David Arquette) decidono ancora una volta di provare a risolvere la situazione.
Presto la finzione si mescola con la realtà, i coltelli di scena diventano lame taglienti, fino ad arrivare a un finale in cui gli spettri del passato ritornano per funestare il presente e risolvere i dubbi che per tanti anni erano rimasti irrisolti.
Così come per gli altri due capitoli la regia è sempre di Wes Craven, il maestro dell'horror (che tra il secondo e il terzo ha diretto un film totalmente diverso come "La musica del cuore") e la sceneggiatura del solito Kevin Williamson, ideatore anche della serie tv "Dawson's creek". Non mancano gli ingredienti che hanno reso famoso il film e che hanno contribuito a rilanciare un genere che andava di moda negli anni '80: un pò di splatter, momenti di grande suspense e il tanto atteso colpo di scena finale che questa volta si mostra carico di pesanti rivelazioni che dovrebbero svelare tutto il mistero della saga e determinare la sua conclusione, come ha affermato lo stesso Craven.
È presto per dire se effettivamente si è arrivati alla fine (pare siano pronti ponti d'oro per Craven e comunque si pensa anche ad un suo sostituto) ma di sicuro la trilogia di "Scream" è da considerare già un culto per gli amanti del genere.

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