FilmUP - Recensione: Saved!

Saved!
Saved! segna il ritorno ufficiale sul grande schermo di Macaulay Culkin, la promettente stella del cinema di Mamma ho perso l'aereo e L'amico del diavolo, due tra i suoi film di più successo. Affiancato da freschi talenti come Jena Malone (già vista in Donnie Darko) e Mandy Moore (comparsa in Pretty Princess), Culkin riesce a trovare il giusto equilibrio recitativo, segnando una prova d'attore finalmente matura e compiacente. Il resto del cast non è da meno, e con una giusta intesa interpretativa riesce ad animare un film dai toni goliardici e sagaci.
La trama vede nell'istituto cattolico Crhistian High School Mary, giovane e bigotta, messa incinta dal suo ragazzo... gay. Mary dovrà fare di tutto per nascondere la sua condizione al resto dell'istituto, ed è così che troverà conforto e rifugio in quelle persone che fino a poco tempo prima evitava.
Saved! è un film che non ha grandi pretese: al servizio di una critica ironica, ma superficiale, sull'ottusità religiosa e conservatrice di certi istituti cattolici, la trama procede senza grosse sorprese, giungendo ad un inevitabile happy ending intriso fino alla nausea di zucchero e melassa. Diabetico. Purtroppo infatti pur affrontando temi e situazioni intelligenti e non troppo scontate (il rapporto tra gay, le ragazze madri, l'emarginazione...), lo sviluppo di questi appare ingenuo e inevitabilmente infantile.
Anche la regia di debutto di Brian Dannelly si mantiene sullo stesso piano del resto della pellicola, creando registicamente una sorta di linea piatta che solo a tratti, con qualche battuta e gag ben riuscita, pare rianimarsi. Ma è solo un breve istante, prima che l'encefalogramma filmico ritorni piatto. Critico.
Tra situazioni che ricordano tanto la famiglia Flanders della serie I Simpson, e con un ritmo da "jogging domenicale", Saved! si sviluppa e si esaurisce in tutti i suoi novanta minuti e, per una volta, si apprezza la scelta registica di aver fatto finire un film nei tempi previsti...

La frase: "...Ho mandato a sbattere la mia auto contro Gesù!..."

Diego Altobelli

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