Revanche - Ti ucciderò
Un sasso nello stagno. I forti sentimenti, con le azioni estreme che determinano, accendono il motore degli eventi che sconvolgono abitudini e quiete di un circoscritto quotidiano sociale. Un generoso maledetto, uno sfortunato preso da un senso d'impotenza e resa, un'infelice con un desiderio primario sono i tre protagonisti che portano il peso di una colpa incidentale, grave e segreta o meno (un omicidio da una parte causato e dall'altra messo in atto, un tradimento coniugale), vivendo ognuno la propria dannazione. La causa scatenante, che poi li accomunerà, è incarnata da una vittima innocente.
Scritto, prodotto e diretto da Götz Spielmann (scrittore e regista per cinema, televisione, teatro e fondatore della propria società di produzione), oltre alla candidatura all'Oscar come miglior film straniero "Revanche" ha ottenuto numerosi premi in diversi festival internazionali. L'ottica di Spielmann è esistenzialista, convinta che ci sia un senso a guidare gli accadimenti e l'esistenza (che, secondo il regista, "va bene così com'è"), in una prospettiva percorsa da una qualche forma di ottimismo senza lieto fine. Per dimostrare le sue tesi, l'opera procede per contrasti: tra città e campagna, tra le due abitazioni (una nuova, spaziosa, ricca, ordinata, fredda e l'altra decadente, dai piccoli ambienti, dimessa, confusionaria), l'alternanza tra cacciatore e preda, la morte seguita dalla nascita.
In tal modo, dalla tensione di un indirizzo criminale riesce abilmente a passare a quella etica ed emotiva, lascia intravedere immediatamente almeno uno degli sviluppi in un approccio erotico potente e trattenuto, impatta con un doppio momento della verità. Un piccolo grande film sui conti, solitari, che ognuno fa con la propria coscienza, fino all'assunzione di responsabilità che disinnesca la condanna alla vendetta e al suo girone di odio e lutto.
La frase:
- "Cosa ne dice il tuo dio?"
- "Lui mi capisce di sicuro"
Federico Raponi
Scrivi la tua recensione!
|
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
|
|
|