Piacere, sono un po' incinta
"Innamorarsi, sposarsi, avere un bambino. Non necessariamente in quest’ordine" recita la locandina del primo lungometraggio cinematografico diretto dal regista televisivo Alan Poul, produttore, tra l’altro, di "Solo se il destino" (1997) di Scott Winant e "Per incanto o per delizia" (2000) di Fina Torres.
La protagonista Jennifer "Out of sight" Lopez, infatti, concede anima e corpo a Zoe, la quale, dopo anni di ricerca del principe azzurro, decide di diventare madre e di ricorrere all’inseminazione artificiale; ma lo fa proprio nel giorno in cui incontra Stan, con le fattezze dell’Alex O’Loughlin visto nel thriller "Feed" (2005), che sembrerebbe essere la giusta persona per costruire insieme un futuro.
Quindi, si procede con la donna che, nel tentativo di portare avanti questo rapporto in erba, nasconde all’uomo i primi segni della gravidanza, assumendo comportamenti imprevedibili fino al momento in cui, in preda all’agitazione, gli rivela il suo segreto.
Ed è tra ecografie ed incontri con le amiche più fidate e con la nonna Nana – interpretata dalla Linda Levin indimenticata protagonista del vecchio telefilm "Alice" – che finisce per costruirsi la vicenda, volta a tirare in ballo anche il gruppo di sostegno al parto "Madri single e orgogliose" e un giovane papà con il volto di Anthony "Transformers" Anderson che, conosciuto da Stan a Central Park, gli mostra una visione chiara ed onesta di cosa significhi avere dei figli.
Sono proprio le loro sequenze di dialogo a rappresentare alcune delle situazioni più godibili di questa commedia finalizzata a ribadire che bisogna imparare a fidarsi delle persone, mentre sfrutta i classici aspetti che attanagliano la figura femminile durante il periodo di gravidanza (si va dall’esagerato aumento dell’appetito alle spese folli per indumenti e oggetti destinati al bambino che dovrà nascere) e canzoncine "romanticorecchiabili" quando necessario.
Risultando, però, tirata per le lunghe e del tutto priva di sorprese, tanto da far apparire inutili anche le immancabili "papere" sul set poste ad accompagnare i titoli di coda.

La frase: "Speravo di essere sposata e con figli a quest’ora, ma, visto che non è così, scatta il piano di riserva".

Mirko Lomuscio

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