Eh sì, purtroppo la Disney non produce più i bei film di una volta. Eccetto l’incantevole Ralph Spaccatutto,negli ultimi anni, a mio parere, questa straordinaria fucina di sogni, ha sfornato pessimi e banali prodotti. L’idea di sfruttare una delle più belle fiabe di Andersen, come accaduto con La Sirenetta, mi ha esaltato a dir poco. Ma se con La Sirenetta, apportate modifiche poco invasive e rimaneggiamenti tutt’altro che deprecabili, hanno fatto miracoli sia dal punto di vista artistico che narrativo, per Frozen può dirsi l’esatto opposto. La bellissima fiaba della Regina delle Nevi è stata completamente ignorata. La versione cartacea è ricca di spunti originali di cui sono state utilizzate una o due idee per applicarle ad una storia debole inconsistente e male elaborata. La pellicola non presenta un solo attimo di phatos, persino raggiunto il climax, per altro scialbo. La Disney ha tentato, dopo diversi fallimenti di inizio e metà decennio, di rimontare(con pessimi risultati come La Principessa e il Ranocchio e Rapunzel) sulla cresta dell’onda tornando ai vecchi schemi di principesse e musical alla Broadway - che ci hanno regalato i gioielli immortali del decennio d’oro Disneyano - dimostrando soltanto mancanza di coraggio e incapacità di reinventarsi(come invece fa gloriosamente la Pixar). Quella vena creativa è stata sfruttata prodigiosamente per dieci anni, è inutile cercare di spremerla se ormai è asciutta. Le canzoni sono pessime, e usciti dal cinema non se ne ricorda un singolo motivetto. Soltanto la splendida grafica si salva. Dimenticabile.