Il cinema italiano sta andando completamente a rotoli. Poco da dire. Il film in questione a rotoli ci è andato direttamente, prima ancora di essere prodotto a mio avviso. Fortunatamente, e lo sottolineerei potendo, ho pagato solo l'euro e mezzo del noleggio e rimpiango il caffè che avrei potuto bere. Non è proponibile, non è possibile proporre a chiunque abbia un minimo di testa sulle spalle un affare del genere. Inguardabile, penoso, violento senza motivo, ancor di più volgare con ancora meno motivi per esserlo, dipinge una società pietosa e deprecabile, insulsa fino alla nausea, con una pochezza di spirito e un'incapacità tecnica tali da essere a stento descrivibili. Che significato hanno, poi, gli intermezzi rock nei colloqui col bidello o quelle diavolo di scritte che appaiono, quasi fossero scarabocchiate su pellicola? A parte questa considerazione, va detto che la trama è catalogabile come non pervenuta, come non pervenute sono tutte le spiegazioni che il film avrebbe dovuto dare: la sorella della protagonista, ad esempio? Aveva problemi di tipo psichiatrico? Malattie mentali? Problemi relazionali e isolamento dal mondo esterno? La droga da dove è stata presa? A chi apparteneva? E chi diamine è K (lettera che compare fino allo spasimo nel film, tra l'altro)? E queste sono solo alcune delle domande che vi potreste porre guardandolo. Sarebbe poi corretto dare uno sguardo alla protagonista: ignorante come un contadino medievale e furba e sveglia come un bradipo, attiva come criceto e incomprensibilmente tronfia delle sue performance, tanto da pubblicarle in rete, con un fidanzato (buon Dio!) che è più ignorante di lei oltre che probabilmente cieco e sordo, attivamente impegnato nel mondo della pornografia (pedo-pornografia, se tutto va bene, ma non ricordo precisamente l'età del bellimbusto). Il bidello (spacciatore), nonostante sia un comico conosciuto, le amiche (peripatetiche di lunga data), i criminali (insulsi), la professoressa di inglese (drogata e con problemi all'impianto idraulico) e tutti gli altri nemmeno meritano menzione. Raz Degan, poi... L'unica frase che possa considerarsi ispirata rispetto al suo personaggio è l'ultima pronunciata, che pure è riuscita a lasciarmi con l'amaro in bocca. Sarebbe poi il caso di sorvolar sulle colonne sonore, che, per quanto belle, sono state usate con una tale maestria da rendere il film ancor meno godibile (intento lodevole e molto ben riuscito, se posso permettermi). In conclusione… Beh, il mio consiglio è di saltarlo a piè pari, sono più che convinto che saprete usare quei 90/100 min. in maniera migliore, magari coltivando rapanelli…