Questo film è la conferma definitiva del fatto che Dario Argento non fa per me. L'ho visto per via delle medie altissime e per le lodi che riceve ancora dopo ben 35 anni (per molti la miglior prova del regista romano), tuttavia, seppur indubbiamente interessante sotto alcuni aspetti, possiede anche delle pecche evidentissime, che a mio parere non gli consentono di avvicinarsi nemmeno lontanamente allo status di capolavoro. Regia ispirata, ottima fotografia, colonna sonora d'impatto, interessante uso dei colori, scenografie originali e accattivanti; però ci sono da mettere in conto anche una sceneggiatura mediocre, dialoghi assurdi, recitazioni pessime (si salva solo la Valli) e una trama che, nonostante incuriosisca e susciti il desiderio di scoprire dove andrà a parare, alla fine si rivela ben poca cosa, con un finale deludente e tirato via. Ma soprattutto, pur essendo un horror manca completamente di tensione. So che è una questione soggettiva, ma non c'è stato un singolo momento in cui io abbia provato ansia, angoscia né tanto meno paura, complici anche effetti gore scadenti (il sangue tende all'arancione!) e la logica e il buonsenso dei personaggi che spesso se ne vanno a quel paese, difetti su cui si poteva passare sopra negli anni '70, ma che oggi è impossibile ignorare. In definitiva penso che il film meriti un'occhiata per godere di alcune scene molto ben girate e delle ambientazioni intriganti e surreali, ma solo una, e senza caricarlo di aspettative.