Grandissimo film. Matt Damond veste i panni du un genio ribelle,disadattato e fragile. Il film procede sotto mendaci spoglie allegre le quali rivelano però solo una grande malinconia. Il suo essere insicuro, la sua volontà di rompere le regole e il rifiuto di entità superiori, fanno identificare Will con tanti ragazzi determinando un forte coinvolgimento emotivo. Egli ha paura di vivere, di fare esperienze. Molla le persone per paura che queste lo abbandonino e si chiude in un muro impenetrabile aperto solo agli amici di infanzia. La vita di Will cambia quando il grande Williams, in veste da psicologo, riesce ad ottenere la fiducia del ragazzo, trattandolo come un uomo e non come un genio. Il punto di svolta del film consiste proprio nel monologo del dottore, uno dei più belli che abbia mai ascoltato.Il dipinto della vera amizia, spogliata di ogni sentimento egoistico, e l'invito ai giovani a seguire le propriie passioni fregandosene dei risultati, coronano questo magnifico film.