Wes Craven si conferma il RE del genere, domostrando che potrebbe arrivare fino al ventesimo episodio costruendo tutto secondo le regole dell'horror ma continuando a sorperenderci e farci saltare sulla sedia ad ogni scena. E poi che dire delle splendide citazioni e auto-citazioni, mai casuali e sempre funzionali al racconto oltre all'interessante sottotesto terribilmente realistico e quantomai attuale. Una nota tra le righe che nel finale rivela, esasperando il concetto, la ricerca ossessiva della notorietà anche se questa ha origine da un'orribile tragedia, come purtroppo avviene sempre più spesso guardando anche a recenti fatti di cronaca di casa nostra.