Questo film non parlando di tematiche come la guerra, la mafia o lo sterminio degli ebrei riesce a essere molto comunicativo all'occhio attento dello spettatore e sopratutto riesce a unire in un perfetto mix il comico con il drammatico. Fondamentalmente si ispira in tanti aspetti ad altri film: infatti troviamo la figura di Christopher Walker che rappresenta l'angelo della morte, con la sola modifica che questa figura oltre ad essere malvagia, inizialmente si presenta gentile e anche disponibile. Riprende da celeberrimo film il "trucco" di andare avanti nel tempo, ma solo attraverso il sogno. Questo riutilizzare aneddoti gia noti nella cinematografia internazionale non minizza l'ottimo film, in cui il protagonista Adam Sandler mette in mostra tutta la sua comicità e la sua bravura (nella scena della sua morte sotto la pioggia sopratutto). Puo darsi che il cast nn sia straripante di volti nomi e attori espertissimi ma credo che sia eccessivo dipingerlo come un tentativo maldestro di mettere insieme un gruppo di comparse e attori poco professionali. E da notare l'ottima scelta delle musiche interne adeguate per ogni contesto. Il messaggio che vuole essere comunicato al pubblico è quello della semplicita con cui l'uomo sbaglia. Cioè: preferire il lavoro alla famiglia, voler scegliere sempre la strada in discesa, quella piu facile. Togliamoci il capello davanti al regista che è riuscito con una storia piacevole, con buonissimi attori, con scelta sublime delle musiche interne è riuscito a trasformare un film in cui sicuramente non credevano tutti in un ottimo film. Elogiamo la crescita di Adam Sandler che in questi ultimi anni è riuscito ad abbracciare anche il filone drammatico e ha dimostrato di essere piu che un bravo attore o il pagliaccio di turno che sa solo far ridere. Sicuramente scontato l'epilogo al lieto fine in cui ormai il pubblico di sempre si rispecchia e attende, ma con quest'ultimo il regista vuole dire a tutti gli spettatori che tutti abbiamo una seconda possibilità. Degno di essere guardato.