Il film potrebbe essere apprezzato particolarmente da un pubblico femminile di teenagers. Tuttavia l'ho trovato profondamente diseducativo, in una manciata di parole "cosa sarebbe la scuola se fosse una specie di ostello ripieno di sfaticati irresponsabili parassiti sociali". Quello che può far ridere un target di adulti viene proposto in una stucchevole salsa adolescenziale, di modo che viene veicolato un messaggio negativissimo a chi è in un'età decisamente poco critica rispetto a ciò che bene e ciò che è male: se riesci a metterlo "a bottega" al sistema, puoi fare ciò che vuoi. E tutta l'apologia degli stupefacenti è vomitevole e suggerisce un'infinita miseria umana. E pare che poi non solo le protagoniste ma tutta la gente (vedi la stampa) sia contenta: se questo fa ridere in Inghilterra, fa piangere in Italia. Meno male che il nostro paese ha un sostrato sociale ed educativo decisamente migliore: don Bosco, la Montessori e don Milani. Con questo non scordo le nostre zone critiche, però il discorso diverrebbe troppo lungo. Il film non è recitato male anche se manca di scene memorabili. Nel suo genere troverà chi l'apprezza. Io non sono tra quelli.