Finalmente. Questa è la prima parola che ho pensato dopo aver visto l'ultimo episodio di PB. Finalmente la straziante agonia di questo telefilm, che una volta consideravo eccellente, era giunta al termine. Scherzi a parte, ho messo 7 perchè ho fatto la media tra i voti che assegnerei alle singole stagioni, ma se dovessi concentrarmi su come la trama si sia involuta fino a diventare una continua forzatura nella forzatura, un 4 basterebbe e avanzerebbe. La prima serie è un capolavoro per la capacità di coinvolgere ed appassionare; la seconda, se possibile, è ancora meglio, grazie a continui colpi di scena, morti "illustri" assolutamente imprevedibili, ma soprattutto all'ottimo personaggio di Mahone, che si rivelerà per Michael un ostacolo ancora più insormontabile delle mura di Fox River. L'unica cosa che non mi è piaciuta in queste due prime stagioni è l'inutilissimo C-Note, personaggio del cavolo buttato dentro solo perchè in ogni serial americano ci deve essere per forza un nero tra i protagonisti. Con la terza serie le idee iniziano a scarseggiare, e si vede: c'è qualche colpo di scena azzeccato (il più clamoroso dei quali sarà smentito nella quarta serie), ma ormai cominci a capire i giochetti della sceneggiatura, per cui la storia non riesce più a sorprendere come in precedenza. L'ultima stagione è pura fuffa. La "resurrezione" del primo episodio (a proposito, complimenti agli autori dello spoilerosissimo titolo italiano!) è solo una delle tante "genialate" che gli autori hanno in serbo per noi. La prima parte della serie ci mostra un Michael novello Diabolik intento a ridicolizzare i sistemi di sicurezza della potentissima organizzazione che lo tiene sotto tiro da sempre, che a 'sto punto mi pare composta da deficienti; a complicare un po' le cose provvedono una specie di Terminator e una malattia incurabile ma anche no. Giusto perchè se no era tutto fin troppo facile. Da qui in poi è il delirio: una lunga sequenza di tradimenti, voltafaccia, cambi di alleanze e colpi di scena inutili e fini a sé stessi che scadranno spesso nel ridicolo e nel forzato. Lincoln che viene incastrato per la seconda volta per un omicidio che non ha commesso (e no, il fatto che lui stesso si compatisca non lo rende più accettabile!); T-Bag che a seconda delle esigenze di copione si rimbecillisce, prova compassione e poi torna il bastardo di sempre; Sara sempre più irritante e lagnosa; Kellerman (!); e che dire di Christina, una diabolica manipolatrice nelle intenzioni, una patetica cattiva di serie B nella realtà. L'apice lo si raggiunge nel famoso Final Break, che a questo punto preferirei non aver visto: prima Lincoln, poi Michael, chi possiamo far evadere questa volta? Tirando le somme, questo telefilm, inizialmente uno dei migliori mai apparsi sui nostri schermi, alla fine si è rivelato una delusione, al punto che seguire le ultime puntate ha richiesto quasi uno sforzo da parte mia. Sette solo per le prime due serie.