Titolo film: |
Silent Hill |
Opinioni presenti: |
276 |
Media Voto: |
7 - |
Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Roberto, 26 anni, Verona
La cittadina più silenziosa e inquietante |
Voto 10 di 10 |
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Sharon (Jodelle Ferland) è una dolcissima bambina, adottata dagli affettuosi Rose (Radha Mitchell) e Christopher (Sean Bean). Strani e numerosi incubi incentrati sulle parole “Silent Hill”, tormentano però la piccola. E’ così che i genitori decidono di portare la bambina in una città, nel West Virginia, dello stesso nome. Sarà un viaggetto piuttosto interessante: non solo, verso l’arrivo, Rose sbanderà con l’automobile e, svenuta, al risveglio non troverà più Sharon, ma dovrà affrontare mostruose e orrende creature che periodicamente si “impadroniscono” della città. Finale aperto. Dopo la trasposizione cinematografica di "Resident Evil", non ci voleva molto perché arrivasse il turno della storica antagonista della serie horror Capcom: Silent Hill, creata da Konami. Il videogioco originale (principale fonte d’ispirazione del film, che possiede anche elementi dei successivi due capitoli della saga), uscito su PlayStation nel 1999, rappresentò un mix unico di ambientazioni inquietanti e personaggi maledetti. La pellicola ha però replicato con goffaggine il reale terrore che incuteva lo storico videogame. Se l’atmosfera che si respira nella Silent Hill “trasformata” è quasi identica a quella del videogioco (i cui rumori stridenti e metallici sono riproposti con fedeltà), sceneggiatura e personaggi comprimari deludono non poco. Non che la trama del primo videogame brillasse per limpidezza, ma quantomeno aveva il merito di dar voce, in modo disturbante, a dei personaggi dannati che vivevano in una città diventata, man mano, il loro inferno interiore. Risulta così appiattita la tragedia di Alessa, motivata sulla base del fanatismo puritano degli abitanti della cittadina, quando nel videogioco l’orrorifico sottotesto era tutto l’opposto: il vero nemico era proprio la mamma Dahlia (nel film una intensa Deborah Kara Unger), la cui ambizione ed empietà hanno catalizzato la distruzione di Silent Hill. Il finale ha generato non poca confusione, soprattutto in chi non ha giocato il titolo Konami. In realtà, a quanto pare, la conclusione è ispirata in parte al drammatico finale “Bad” del gioco, in cui il protagonista Harry non è mai sopravvissuto all’incidente stradale.
 Annunciato (e in lavorazione) il sequel, che non vedrà alla regia il ritorno di Christophe Gans.
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Questa opinione è stata scritta da:
Roberto
26 anni
Verona. |
(13 Novembre 2009) |
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