Come definirlo….. Un urlo infinito senza voce, un sguardo agghiacciato nel vuoto, un sordo raspare che mi toglie il sonno. Tutto questo e molto di piu. Un incubo senza fine che lentamente, ma inesorabilmente ti trascina con se verso lande desolate dell’animo umano, annichilendoti con sovrumana potenza visionaria. Prima dolcemente poi via via sempre piu forte, sempre piu giu, ti trovi invischiato in una trama palpitante che ti strappa definitivamente dal quotidiano e ti catapulta in un mondo solo apparentemente onirico ed allucinato ma che avverti, sempre piu dolorosamente, cosi vero, cosi vivo, cosi reale cosi tremendamente e spaventosamente vicino da farti sobbalzare di terrore. Inconsciamente comprendi l’affinita’ del male ed il suo sorriso beffardo ti strega, ti inchioda lasciandoti senza fiato. E dal suo sguardo cattivo e penetrante non poi distogliere gli occhi che in esso si conficcano duramente e pericolosamente si fondono, fino a che visione e vedente si confondono in un tutt’uno malvagio. Gradatamente ti volgi ai personaggi e ti accorgi che pensi come loro, vivi come loro, soffri come loro.., gioisci con loro e niente ti e’ estraneo, nulla ti sorprende piu. Non puoi quindi che proseguire in un escalation di furore che ti circonda e ti trascina… nel tuo incerto navigare senti il gorgo della follia che ti attrae inesorabilmente e ti fa ruotare su te stesso nei suoi maledetti cerchi, come in un novel Malestrom (), in circoli sempre piu bassi, sempre piu ripidi e vorticosi e pian piano il tuo asse – come il tuo spirito - da sicuro e erto che era, si inclina, lentamente ma via via sempre piu’, finche alzando gli occhi al cielo non vedi piu il bel sole ma solo un immenso tristissimo grigiore, cosi che questi si riempion presto di lacrime. Ma anche allora, avvolto nella cupa tunica della desolazione, prosegui e speri di riveder le stelle alla fine di tanti guai, cosi che le colpe e con loro la temibile angoscia, ti vengano generosamente rimesse. Perche il male che vedi nasce e trova linfa da quello che, sepolto da qualche parte, dorme sornione in te pronto a sommergerti con le sue buie e tristi nuvole. Ma niente da fare: tutto prosegue ininterrotto e tremendo fino al finale che ti lascia stordito, vuoto, senza fiato, con un nodo in gola, un grido soffocato, uno sguardo angosciato nel buio in cerca di risposte che cola’ non puo’ trovare. E cosi al pari dei protagonisti, ti giri sul letto e ti trovi rannicchiato su te stesso in posizione fetale, cercando una illusoria protezione in una regressione nel tempo che fu, ma lo stesso non riesci a liberarti da un malessere che ti scricchiola nelle ossa e ti fa fremere di rabbia e di angoscia , senza che tu possa realmente comprenderne le reali origini. E allora triste pensi : un poco di piu, ed e’ solo Morte. Solo questo e nulla piu’.