Innanzi tutto quell'improbabile accento frutto di un miscuglio tra anconetano, jesino e senigalliese è pressochè ridicolo da sentire, senza pensare che da quando in qua dalle mie parti ci si rivolge agli altri dando del voi!! Ma poi il punto centrale del mio discorso è un altro: ma dove siamo?!? Quelle sono le Marche, le mie Marche, o la Sicilia dell'inizio Ottocento con i feudi e il padre padrone!!!! Mi aveva fatto ben sperare che qualcuno potesse rappresentare sul grande schermo la mia Regione, sempre ai margini del quadro regionalistico Italiano, poi il fatto che il regista fosse marchigiano a sua volta, mi aveva fatto bene sperare; e invece è caduto nel più basso luogo comune e pregiudizio, come se esistessero ancora i matrimoni forzati, le donne schiave e il padre despota!!! Ma per favore, che occasione mancata!!! Detto questo, ovviamente il film è inguardabile.