Fin da quando ero piccolo ho sempre avuto un debole per l'incredibile Hulk. Avevo cinque o sei anni quando guardavo il telefilm. L'idea che uno potesse dare sfogo senza limiti materiali e mentali ai propri istinti mi ha sempre affascinato e penso che il personaggio di Hulk sia il compendio di ciò a cui aspira l'uomo: vita eterna e libertà assoluta senza dubbi o paure. Ma Hulk è molto più di questo, è un fuggiasco, in realtà anche lui ha paura, l'ha della solitudine ma aspira ad essa perchè sempre braccato da quelli che lui considera malvagi. Nessuno al mondo per lui gli vuole bene o è disposto a comprenderlo, egli è un mostro, è qualcosa fuori dall'ordinario, è qualcosa di incredibile e impressionante. Hulk finisce per provare una rabbia infinita perchè infinitamente rifiutato. Bruce Banner è il suo più acerrimo nemico perchè vuole distruggerlo, è il primo a considerarlo una minaccia assoluta o un'arma pericolosa che potrebbe venire usata senza scrupoli. Il conflitto psicologico tra i due antagonisti è tutto interiore, il fascino sta proprio nel fatto che i personaggi occupano lo stesso corpo, sono la stessa persona, ognuno vive e cerca di distruggere la vita dell'altro. Hulk è il prodotto abominevole delle forze oscure che scaturiscono dall'imprevisto, dalla volontà di potenza, di dominio sulle leggi della natura e dell'universo. E' il nemico di Banner e del mondo ma è anche una vittima. Ha i suoi sentimenti, i suoi desideri, le sue frustrazioni, non ha alcun amico, non ha una casa in cui abitare, una famiglia da cui tornare, è solo e schiavo del potere e della forza che lo rendono così mostruoso agli occhi degli esseri umani. Hulk non è un assassino fa del male solo per difendersi. Tutto questo viene banalizzato dai più nel pensiero: uomo che si arrabbia diventa grosso e verde e spacca tutto. Era veramente questo il film che volevamo sull'omaccione? Eric Bana interpreta volutamente un personaggio emotivamente freddo che in realtà soffre di turbe psicologiche legate a una prima infanzia rimossa in cui ha visto suo padre uccidere sua madre. La profondità del problema si materializza nella relazione fallita con Betty Ross (una splendida Jennifer Connely). Bruce è frustrato perché non riesce ad avere una relazione normale come tutti. A tutto ciò si aggiungono le insoddisfazioni professionali e la minaccia del rilevamento del laboratorio in cui lui lavora da parte dei militari. Infine arriva sulla scena un vecchio che afferma di essere il suo vero padre che dimostra un affetto perverso e morboso nei suoi confronti. E’ veramente troppo per il povero Banner e i suoi nervi saltano: Hulk nasce. Ang Lee costruisce un dramma interiore e lo rende al meglio. I personaggi sono profondi e umani e in tutto questo non mancano quattro grandi scene d’azione corrispondenti alle quattro trasformazioni di Hulk. Il montaggio fumettistico visivo e e gli effetti di dissolvenza completano un film originale che è la via di mezzo tra il genere pop e il cinema d’autore.