E' inutile negare che a proiezione finita sono rimasto abbastanza perplesso. Il film è gradevole, ma gli aspetti che avevano innalzato i precedenti capitoli a semi-capolavori, si sono un po' sbiaditi: il più significativo esempio è il (voluto) pessimo utilizzo della CG che rende le esagerazioni tanto care alla saga di S. Spielberg ridicole ed irrealistiche (basti pensare alla scena della bomba o a quella orribile delle liane); la scelta degli avversari che Indy deve fronteggiare poi ricade sui russi: decisione senz'altro azzeccata per stare al passo coi tempi ma piuttosto discutibile se si pensa che questi non hanno nemmeno un briciolo del carisma di nazisti e adoratori di Shiva e anzi risultino non di rado poco convincente; la trama poi presenta alcune affascinanti idee ma diventa un po' troppo spesso anonima. Quello che fortunatamente rimane invariato è il protagonista, un inossidabile H. Ford, che pur mostrando i segni degli anni si trova ancora a suo agio con camicia sudata e frusta. Anche S. LaBeouf (sulla cui presenza nutrivo dubbi) dimostra tutto il suo talento ed offre un contributo davvero eccellente alla storia. E l'atmosfera poi è sempre la stessa: musiche azzeccatissime, polvere a tonnellate, trabocchetti infernali, esplosioni, sparatorie e scazzottate a gogò... Insomma questo è il nuovo capitolo di Indiana Jones: tanti difetti e tanti pregi che lo collocano sul gradino più basso dell'intera saga ma che non manca di lasciare lo spettatore con un sorriso in volto.