Guillermo Del Toro è riuscito dove molti registi hanno fallito: girare un sequel superiore al primo film. Non che il primo episodio della serie fosse un capolavoro…tuttavia “Blade I” era riuscito ad ottenere un buon successo di pubblico con una storia piuttosto interessante e scene di combattimento mozzafiato. Del Toro mostra di aver fatto propri gli insegnamenti impartiti da Cameron con “Terminator 2” e “Aliens – Scontro finale”, creando un seguito che non si limita ad essere una copia sbiadita del primo film, ma che aggiunge alla storia nuovi personaggi, nuovi nemici e nuova trama. In “Blade II” il diurno si allea con i nemici di sempre ed affronta una nuova e temibile minaccia: un genere di vampiro, mutato geneticamente, che si nutre sia degli essere umani sia dei vampiri stessi. Il tamarrissimo Blade si trova, pertanto, a combattere a fianco di una squadra speciale di vampiri, zauri quanto lui, contro un avversario cui l’aglio e le pallottole d’argento fanno le pippe. Teatri degli scontri un club e le fogne di una cupissima Praga, che regala alla pellicola quell’atmosfera un po’ gotica che tutti i films sui vampiri dovrebbero avere e di cui il primo episodio della serie era privo. “Blade II” non manca certamente di difetti (primo fra tutti un esagerato utilizzo della computer graphic nelle scene di lotta), ma è comunque, secondo il mio parere, la migliore pellicola della trilogia dedicata all’ammazzavampiri afroamericano. Voto 7.5 tendente all’8.