Danny de Vito e Kevin Spacey, supportati da un bravo Peter Facinelli. Questo film si potrebbere riassumere così... quando hai dei bravi attori, puoi anche metterli su una sedia davanti ad un muro bianco per due ore, ottenendo lo stesso un film bellissimo. Ho visto questo film diverse volte, senza annoiarmi mai neppure un minuto. Niente azione sfrenata, niente effetti speciali, niente scenografie da 100 milioni di dollari... solo una stanza di albergo e questi tre personaggi, Larry, Phil e Bob... che sono molto diversi tra loro e danno luogo ad un evolversi di scambi di battute divertenti e tristi al tempo stesso, una laconica poesia sul tempo che passa e sul cosa vuol dire crescere in una vita che non è quella che ti aspettavi da giovane. Vorrei che tutti i film-makers di oggi prendessero questa gemma di cinema ad esempio, come onnipresente monito a significare che non occorrono per forza miliardi di dollari da buttare per fare un ottimo film. Unico neo forse è l'assoluta mancanza, anche minima, di un personaggio femminile... da incorniciare in memoria eterna invece il finale, con la bellissima canzone "Everybody's Free" di Baz Luhrmann, densa di significati e venata di profonda nostalgia ma nonostante ciò anche illuminante ed ottimistica, veramente una firma d'autore ed una degna conclusione per il film. 10 e lode sia alla regia che agli interpreti.