"Buena Vista Social Club" è completamente incentrato sul ritorno alla musica dei cosiddetti 'super-abuelos', musicisti e cantanti cubani che hanno dato anima e corpo alla musica del loro paese e di cui, un tempo, furono grandi protagonisti: troppo presto, però, dimenticati. Attraverso questo documentario, ricco di interviste e di fotogrammi che li vedono all'opera, assistiamo al loro ritorno sul posto che gli spetta, il palcoscenico. Ottenendo un grandissimo successo. Il film inizia immediatamente senza presentazioni e preamboli, facendoci subito entrare nella realtà cubana pertinente ai protagonisti con uno stile rigoroso e realistico. Non si parla solo di musica, ma anche e soprattutto dell'amore che si prova per essa, dei sentimenti e del calore umano, e lo fa con leggerezza e briosità. Sembra di trovarci all'interno di un viaggio affascinante, rigenerante, esaltante e liberatorio e ciò che più piace di questo viaggio sono i personaggi che mano a mano incontriamo e conosciamo: personaggi genuini, fragili ma estremamente vitali, che mostrano grazia e fascino. La musica è godereccia e festaiola, ma può piacere solo agli amanti del genere. Un film leggero e discreto che non manca però di avere tratti noiosi e soporiferi.