Kevin Costner è da tempo immemore una garanzia di brutti film, ma non pensavamo mai potesse riuscire a giungere a tanta incredibile piattezza. Dopo aver partecipato a delle commediole più o meno anonime, ritorna a un film di pseudo-azione, o meglio di pseudo-allenamento, dove come protagonista abbiamo un eroe costretto ad abbandonare la scena dell'azione per dedicarsi all'istruzione di altri eroi si spera grandi come lui. Dopo un inizio movimentato che descrive il suo coraggio, dopo la scontatissima chiusura della scena, ecco spiattellata davanti ai nostri occhi una specie di imitazione, che preferiremmo definire parodia, di "Ufficiale e gentiluomo", con tanti di burberi istruttori ed eroe giovane,bello ed intrepido. Una lunga, lunghissima fase di allenamento condita da frasi fatte, situazioni al limite del consunto e noia estrema, fa da preambolo tombale a una conclusione assolutamente anonima, scontata e senza nessun mordente. Decisamente Costner adora i film con protagonista l'acqua(ricordiamo il ben piu' valido di questo, ma non ci vuole proprio nulla, "Waterworld"), dove l'uomo si confronta con la furia della natura e cerca di impedirne la perdita di vite umane, ma qui il coraggio e' piu'che altro parlato che mostrato, e per un film che tratta certi argomenti e non ha le risorse di sceneggiatura necessarie per approfondire, dove dovrebbe vigere da padrone l'azione, la cosa è gravissima. Con poco rispetto per lo spettatore ci vengono propinate le paure dei ragazzi introducendo le loro ansie quasi fossero dei liceali al cospetto dei professori, deprimendo qualunque iniziativa che non sia relegata alla sola uscita serale stile college, sempre di pacchiano contesto e con presenti delle frasi da incorniciare per la loro stucchevolezza("Come state, Terranova ?").La parte dell'eversivo di turno viene affidata a un Ashton Kutcher(il cadetto Fisher,con scritto"Fish"sulla maglia a sottolineare la sua abilita'nuotatoria), più antipatico e spocchioso del solito e con delle espressioni talmente significative che un pezzo di roccia avrebbe figurato meglio.Motivazioni e cause banali della scelta di situazione, colpi di scena inesistenti, scene d'azione ridottissime e sistemate solo nel prologo e nel finale, attori del tutto privi di carisma, dialoghi vuoti, fanno di questo film uno dei prodotti piu' evitabili del periodo e della stagione, dove il finale non arriva mai e sembra giungere per ben tre volte a liberarci da questo incubo dei mari, o meglio delle piscine, per poi ricominciare di nuovo tristemente. Costner in debito di ossigeno ci toglie l'aria per l'ennesima volta, e non capiamo perchè questi film celebrativi di eroi americani(dopo i pompieri e i poliziotti)sbarchino in Europa.