Angel-A è il classico film che andrebbe inserito sotto la voce cinema d'autore. Il protagonista del film è Andrè, un uomo sull'orlo di un precipizio che sommerso dai debiti con la malavita parigina tenta il suicidio buttandosi da uno dei ponti che sovrastano il fiume Senna. Sta quasi per saltare giù quando si accorge che alla sua sinistra, a qualche metro da lui, c'è una bellissima ragazza bionda che ha le sue stesse intenzioni. Andrè nel vederla resta di stucco, ma poi la implora di non buttarsi, dimenticando di essere lo stesso che l'attimo prima stava per togliersi la vita. La ragazza non gli da ascolto e si butta, Andrè la segue tuffandosi nelle acque del fiume, quando riemerge crede di aver salvato una donna dalla morte, ma in realtà è lui che verrà salvato. La donna è infatti un angelo sceso dal paradiso per salvare Andrè dal suo triste destino. Questo angelo, di nome Angela, di angelico a prima vista, sembra avere soltanto i capelli biondi, infatti fuma due pacchetti di sigarette al giorno, beve superalcolici e veste abiti succinti. Guardando il film ci si accorge presto che Angela altri non è se non l'alter ego di Andrè: lei è bella e slanciata, lui brutto, tozzo e storpio, lei è sicura di sè e sa sempre cosa fare, lui non ha autostima e non crede più in se stesso. A poco a poco Angela aiuta Andrè a risalire dal fondo, rimediando i soldi che gli servono per pagare i suoi debiti (Non è chiaro come Angela rimedi questi soldi, si prostituisce? oppure li estorce con i suoi poteri angelici ai malcapitati di turno?). Dopo diverse avventure grazie ad Angela, Andrè torna a credere in se stesso, torna ad amarsi e ad amare gli altri. Il film è girato magnificamente per le strade, tra i palazzi e sui ponti di una Parigi deserta, vuota, quasi spettrale che mette in mostra però tutta la sua bellezza in un'inedita dimensione senza tempo (il film è stato girato nel mese di agosto e prevalentemnte al mattino presto nei week and). La fotografia è secondo me da oscar, la scelta di girare in bianco e nero è perfetta e contribuisce a costruire l'atmosera fiabesca in cui il film è immerso, la sceneggiatura costruita in modo tale che in certi mmomenti si ha la netta sensazione che i protagonisti del film stiano parlando direttamente allo spettatore lanciando messaggi sul senso da dare alla vita. Sebbene il cast non vanti al suo interno nomi eccellenti, a mio parere i due protagonisti sono entrati magnificamente nei rispetttivi personaggi. E' un film che consiglio a chi ama il cinema, a chi apprezza i film girati "a regola d'arte", a chi apprezza quei registi che cercano di sperimentare, proponendo srorie e intrecci originali, a chi ama i film che lasciano un messaggio, che ti arricchiscono e ti insegnano qualcosa.