Il film è metà commedia, metà dramma; è retto totalmente dalla Keaton e dalla Parker e probabilmente il titolo "La famiglia Stone", oltre che orribile, sarebbe stato associato più ai Flinstones che non a dei temi così delicati quali la morte della propria madre e l'apologia dell'omosessuale come persona normale. Evidentemente chi non ha trovato il film coinvolgente era disinteressato a questi temi. Le parti comiche sono varie, stuzzicano con piacere, e si fondano tutte sulle assurdità della Parker. Mentre il lato psicologico del film è tutto nella Keaton. Già la conoscevamo come 'sorella morente' (la stanza di marvin); qui è invece mamma. La scena più toccante è stata vedere la Keaton tirare la forchetta sul tavolo e dire 'tu sei più normale di ogni altro str**zo seduto a questa tavola'. E' quella la neve del cuore degli omofobi. Ci sono punti cadenti del film, soprattutto circa l'evoluzione dei fidanzamenti. Ciò non può a mio avviso comportare un voto mediocre al film, per cui, per alzare la media, do 10.