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Titolo film:    Il gusto dell'anguria
Opinioni presenti:    8
Media Voto:    6 - Media Voto: 6


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Il parere di Federico, 29 anni, Lucca (LU)
La realtà peggiore della pornografia
Voto 7 di 10 Voto 7di 10
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L'inizio del film è immediatamente inserito nel messaggio principale che esso vuole esprimere: l'ambiente estraniante di una generica metropoli moderna fatta di cemento e neon viene attraversata in modo del tutto insiginificante dalla figura di due donne che, camminando in direzione opposte, si incronciano al centro dell'inquadratura senza nemmeno accorgersi della presenza altrui. Segue, improvvisa da essere quasi violenta nei confronti del pubblico, una scena sessuale tra due persone volutamente fittizia e artefatta in quanto lo strumento del piacere è una mezza anguria che sostituisce in tutto e per tutto l'organo sessuale femminile. Ecco che il rapporto tra la falsità dell'atto sessuale e la vita di tutti i giorni, caratterizzata da un'assoluta estraneità generale e una profonda alienazione, è immediato. Un film molto interessante, inframezzato da magnifiche quanto stridenti, rispetto al clima generale del film, scene musicali ed interpretato molto bene dai due protagonisti. certo, a volte il film sembra addormentarsi un pò, ma lo si può tranquillamente giustificare dato comunque il voluto senso di profonda sonnolenza e di ignavia che vuole comunicare. Così come le angurie trasportate pigramente dalle acque torbide del fiume si parla di un genere umano alla deriva, in cui nemmeno gli istinti primordiali riescono a risvegliare e a risvegliarsi da un generale e definitivo (?) senso di torpore. Perfino animali semplici come i granchi appaiono senza dubbio più vivi nella loro disperata ricerca di salvezza, mentre i due protagonisti, sebbene restino impauriti e schifati alla vista dei crostacei, vengono rappresentati, nella bella scena in cui le ombre si cibano finalmente dei poveri granchi, come i veri mostri primordiali. La mancanza di acqua e la generale siccità corrispondono perfettamente, come un abito su misura, alla perdita di ogni tipo di sentimenti da parte del genere umano. Finale criptico e meraviglioso. P.S: ho trovato interessante la reazione maggioritaria del pubblico in sala, il quale, forse per demonizzare l'imbarazzo generato da molte scene del film, è scoppiato più volte in risate fragorose, del tutto fuori luogo rispetto allo squallore che il film vuole emanare.

Questa opinione è stata scritta da:
Federico
29 anni
Lucca (LU).
(25 Gennaio 2006)






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