Il gusto dell'anguria
Durante una grave siccità, le autorità di Taiwan promuovono una campagna di sensibilizzazione per il risparmio dell'acqua. Questa campagna comprende l'uso del succo d'anguria per dissetarsi, ed il razionamento dell'acqua. Alcuni però cercano modi di rubare acqua, o di fare bagni clandestini nell'acqua dei cassoni sulle sommità degli edifici. Proprio questa grave carenza porta Shiang-chyi e Hsiao-Kang ad incontrarsi, forse ad innamorarsi. Hsiao-Kang è un attore porno. Una volta aveva venduto un orologio a Shiang-chyi.

Difficile categorizzare questo nuovo film di Tsai Ming-Liang perché al suo interno si può trovare il musical, la commedia sentimentale e la pornografia più diretta e priva di schermi. Il gusto dell'anguria è un film affascinante, a volte disturbante nella crudezza dei corpi ignudi ed avvinghiati nella loro pesante materialità. Il gusto dell'anguria è inframmezzato da numeri musicali, di gusto evidentemente occidentale nelle coreografie e nelle sonorità, a metà strada tra kitsch e vintage nelle atmosfere allo stesso tempo colorate e retrò. Il vero tema della pellicola di Ming-Liang è evidentemente la solitudine, di cui la siccità è metafora fin troppo scoperta, ed il regista taiwanese persegue questa indagine con estrema coerenza nello studio delle inquadrature e nelle relazione tra i pochi personaggi mostrati. Lo stile di Ming-Liang si caratterizza per inquadrature molto precise nel delimitare lo spazio dei personaggi verticalmente ed orizzontalmente sottolineandone la mercificazione e la solitudine, grazie anche ad un uso quasi costante di un grandangolo freddo ed asettico. I protagonisti sono spesso compressi in cornici che li separano all'interno dello schermo, e l'ingresso di un personaggio nello spazio vitale dell'altro è spesso un atto violento, o quantomeno un'indiscreta intrusione. Persino il sesso è un atto consumato preferibilmente in solitudine, lontano da occhi e da interventi esterni percepiti come inopportuni.

Le piccole figure che popolano Il gusto dell'anguria non comunicano tra di loro, ed anzi l'unica frase che Shiang-chyi rivolge a Hsiao-Kang in tutto il film è "Vendi ancora orologi?". Lui non le rivolge mai la parola. Gli unici veri dialoghi avvengono sul set dei film pornografici in cui recita Hsiao-Kang, dialoghi meccanici, privi di passione, come gli atti sessuali che vengono consumati di fronte ad una troupe completamente disinteressata alla supposta sensualità di quanto avviene a pochi centimetri da loro. Difficile dire se i personaggi riescano ad amare e a superare il proprio stato di isole. Ma se è così, bisogna dire che la risoluzione è davvero insolita per un film d'amore, almeno tradizionalmente inteso.

La curiosità: Nel Gusto dell'anguria c'è una citazione letterale da Io ed Annie di Woody Allen, nella scena in cui i due personaggi combattono in cucina con alcuni granchi per poterli poi cucinare, metafora dell'intimità.

La frase: "Vendi ancora orologi?".

Mauro Corso

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