Un film in cui le atmosfere sono surreali nella loro aderenza alla realtà. non pensate, voi che vi accingete a guardarlo, che si tratti del solito film che siete - forse - abituati a vedere. attenzione,non sto dicendo che i film "leggeri", quelli ricchi di clichè usa, quelli con un montaggio delle scene frenetico e con tecniche computerizzate eccellenti, siano da scartare, anzi a volte si tratta di capolavori. ubriaco d'amore (pessima traduzione) è invece il film che dovreste vedere per considerarvi più completi conoscitori di cinema e delle sue potenzialità. perchè è un film che fa riflettere, che allena le corde cerebrali, in cui tutto non è prevedibile, un film che solletica le capacità cognitive di noi spettatori sempre più abituati dal cinema moderno a leggere in tempo immediato ciò che stiamo vedendo senza essere stimolati a penetrare nelle viscere del film, nella sua profondità. il cinema a volte deve richiedere, anzi pretendere, la riflessione senza fermarsi ad allevare degli spettatori passivi che, come automi, non sanno fare altro che mangiare dei pop corn davanti allo schermo. in questo film le tematiche da "sviscerare" sono tante: la monotonia della vita, la doppia personalità dell'uomo occidentale, l'alienazione dell'uomo. impariamo a leggere anche nelle immagini di un film, immagini che compongono una scena/sequenza, unitamente ai suoni/silenzi.ad esempio emblematica la scena in qui adam sendler entra nel supermercato ritrovandosi col carrello nel corridoio, in mezzo a un vasto reparto deserto,nel silenzio, circondato solamente da una miriade di prodotti disposti ordinatamente sugli scaffali: come a dire che forse anche noi stiamo diventando come quei prodotti leggibili solo in superficie, anche noi siamo in fondo figli della società che ci ha partoriti: quella capitalista.