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Titolo film:    Dillinger è morto
Opinioni presenti:    5
Media Voto:    10 - Media Voto: 10


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Il parere di Manuela, 28 anni, Napoli (NA)
Gli anni 60, ancora i migliori
Voto 9 di 10 Voto 9di 10
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Ancora una conferma su quanto il cinema degli anno 60/70 sia uno dei più all'avanguardia. Una semplice sceneggiatura (scritta in una settimana), un attore strabiliante come Piccoli (e la Girardot..magnifica!), una colonna sonora che ritma, sorregge, riempie, danza insieme al protagonista in questa lunga notte di analisi e scelte. Il film si può leggere a vari livelli, è ricco di simboli, alcuni lapalissiani (la maschera che lui sta progettando; l'esperimento di un uomo che vive tra quattro pareti con una maschera;), altri meno (la pistola colorata a pois, quasi a renderla un oggetto ludico, esorcizzandola; il rifiuto della cena fredda e triste e l'intenzione di preparasene una di suo gusto, primo atto di una ribellione più grande ma vissuta con una pacatezza irreale). Alcuni critici parlano di una volontà di distaccarsi dall'elemento femminile (infatti i due approcci con le due donne sono vissuti con grande passività), e in effetti può essere un 'ipotesi: anche la scena del toro che muore o di Fausto Coppi in televisione sembrano sottolinearla, ma il finale, con il veliero fiabesco di proprietà della fanciulla, che salpa per un esotico futuro,sembra indicare l'impossibilità di questa separazione maschile/femminile. Ferreri si serve di tutto l'intorno per evocare l'orrore quotidiano, gli arredi, i colori forti,i filmini, il cibo (il budino che Glauco fa vibrare sembra un oggetto finto), lo stesso mestiere del protagonista. E così come il quotidiano ci annulla, ci uccide poco a poco, così questa notte sembra dilatata, ogni gesto è esasperato, ogni azione raggiunge la nausea, fino all' atto finale, il finto suicidio e l'omicidio. Da notare un altro film che parte dalle stesse premesse, ma evolve in modo del tutto diverso: Un giorno di ordinaria follia, con Michale Duglas, dove l'intento è il medesimo ma l'estrinsecazione è men che deludente.

Questa opinione è stata scritta da:
Manuela
28 anni
Napoli (NA).
(10 Gennaio 2005)






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