Mi è sempre piaciuta molto l'apertura di 'Bambola'. Una splendida inquadratura della campagna romagnola a ridosso del delta del Po...la canzone di Patti Pravo e l'irrompere di una sorprendente Valeria Marini. Magnifica nella sua bellezza anche se-per la prima volta- dimessa, semplice, disadorna. Altrettanto indimenticabile la pizzeria di'Bambola': la volgarità degli avventori, il semplice tavolato memore di tanti locali estivi e , sullo sfondo,uno stradone malinconico. Anche la scena all'acqua-park descrive bene un certo tipo di umanità e gioventù italiana. C'è più verita in questo film che in tante pseudo-intellettualistiche descrizioni di interni borghesi. Altro che trash. Questo film con il trash non c'entra niente. Purtroppo, molte persone rigurgitate da questa squallida sentina di disperati che si è rivelata Internet, si sentono iscritti d'ufficio ad un partito di intellettuali spargendo le loro banalità. Tra i tanti fans della Marini tre nomi: Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Peppino Patroni Griffi. La crema del cinema e del Teatro italiani. Di fronte ai quali, io mi levo il cappello e taccio. Come farebbero bene altri.