Il punto di forza di Salemme era e rimarrà sempre il teatro, con le sue pause e le battute calcolate, con tutta la bellezza della recitazione ecc... insomma il teatro "napoletano" portato sul grande schermo proposto nei primi film come "L'amico del cuore" ecc... Negli ultimi film, questa presenza teatrale era molto marcata, con una tendenza allo scomparire come nel suo ultimo lavoro. Non è un gran bel film, si nota sempre la mancanza di buccirosso anche se maurizio casagrande è una "spalla" (anche se spalla non è) davvero eccezziunale. Mancano quegli spunti travolgenti e un Salemme troppo presente e protagonista rendono il film a volte rugginoso. Da lodare comunque la voglia di far recitare artisti napoletani sempre (stavolta mancava Izzo, forse impegnato nelle riprese di Natale in Idnia)e tutti i buoni propositi di mettere in un film comico una storia (non bella come "Volesse il cielo") e un'idea originale anche se sembra a molti, ma non è così, una cosa già vista. Bravo Salemme ma richiama nella compagnia gli assenti ingiustificati "che è meglio" e sicuramente un 8 ci vale (ti ho trattato Enzo!) per tutta la soliedarietà napoletana (consentitemelo)!