Titolo film: |
I segreti diTwin Peaks (Telefilm) |
Opinioni presenti: |
11 |
Media Voto: |
9.5 - |
Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Paolo, 25 anni, Pistoia (PT)
La piu' grande serie televisiva della storia |
Voto 10 di 10 |
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Era il 1990. All'inizio, tutta quella pubblicita' fatta da Canale 5 su questo fantomatico "Twin Peaks" sembrava il preludio ad una delle tante serie-soap opera alla Dallas con un qualcosa di piu' vibrante (le immagini degli alberi Douglas Forrest smossi dal vento preannunciavano gia' un qualcosa di losco e sinistro insoliti per una soap-opera).Persi la prima puntata, guardai per curiosita' la seconda e da allora rimasi colpito da diversi particolari che distinguevano chiaramente Twin Peaks da altre opere di carattere televisivo. Era diverso da Dallas, Dinasty e lungaggini varie. Mi colpi' molto la scena del padre di Laura Palmer che si getta sulla bara della figlia, e poi la macchina che fa scendere la bara che si inceppa: una commistione di cinema del dolore che sconfina poi, oppure ne diventa parte integrante, nel grottesco; sensazionali poi le canzoni anni 50' che accompagnano fedelmente le farneticanti apparizioni sempre di papa' Leland (per me il personaggio piu' riuscito della serie). Nel mio immaginario poi ebbero presa altre figure che difficilmente avrei potuto ritrovare negli Ewing e nei Carringhton: l'uomo dal braccio solo che si fa di morfina per non sdoppiarsi nella personalita'; Bob, il personaggio piu' terrorizzante, che appare in sogno ai vari personaggi con le piu' colorite espressioni facciali e le sue urla provenienti dal buio; il Nano, inedita espressione di entita' ultraterrena che si manifesta grottescamente in sconvolgenti balletti erotici; l'agente Andy, un precursore di Forrest Gump, l'unico agente di polizia che non sa attaccare ad un vetro con lo scotch un pezzo di carta senza appiccicarsi le mani; l'agente Cooper, protagonista di incubi notturni sconvolgenti a base di nani ballerini e giganti camerieri; il cameriere del Great Northern Hotel, con i suoi 100 anni, una delle figure piu' tenere, ma allo stesso piu' inquietanti e oscure di Twin Peaks. Solo questi personaggi contribuiscono a rendere unica la saga dell'assassinio di Laura Palmer, queste figure cosi' ben caratterizzate da sconfinare nel grottesco che rendono originale il tutto e straordinariamente emotiva la prima parte della serie; che prendera' poi sempre piu' una parte soprannaturale che la fara' forse scadere un po' di tono verso la fine, quando i simbolismi di Lynch prendono forse troppo il sopravvento: ma va bene cosi',il tutto è reso perfetto dalla scena finale, che rappresenta appunto la base per un nuovo inizio: ovvero il continuo dell'incubo. Il tutto è poi confezionato in modo ineccepibile: la fotografia dalle tinte fosche, i paesaggi che, gia' da soli, mettono i brividi; la musica poi, quel Laura Palmer's Theme che è una delle opere musicali piu' struggenti mai portate sul piccolo schermo. Una vera perla,insomma, questo lavoro di Lynch che verra' imitato in seguito senza la stessa brillantezza da opere come X-Files, Millennium, eccetera. Un'opera che al giorno d'oggi sarebbe impossibile reinventare, in mezzo a tante banalita'.
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Questa opinione è stata scritta da:
Paolo
25 anni
Pistoia (PT). |
(1 Agosto 2003) |
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