Che sorpresa, in quella fredda sera di novembre del 1991.. Ero andato al cinema con l'aspettativa di assistere ad un discreto film (mi erano piaciuti abbastanza i film con Patrick Swayze che avevo visto fino ad allora), e mi trovai di fronte ad un film davvero straordinario. Straordinario perchè in un film d'azione (e che azione!...), non mi sarei mai aspettato di provare sensazioni che di solito sento guardando film di genere completamente diverso: il rapporto tra Reeves poliziotto e Swayze rapinatore mi ricorda, per intensità emotiva, quello tra Max e Noodless in "C'era una volta in America" o tra Al Pacino e De Niro in "Heath", il senso di libertà di cui è pervaso il film mi riporta ad "Easy Rider", la caparbietà con cui Reeves dà la caccia a Swayze mi sembra quella del Capitano Achab - Gregory Peck in "Moby Dick". In fondo anche il giovane poliziotto, come Achab, è profondamente affascinato da colui che insegue e che, nel caso di Reeves, rappresenta il suo lato più oscuro. Se penso ai grandi capolavori del Cinema, dovrei dare 7 o 8 a questo ottimo film, ma, considerandolo nel suo genere (i film d'azione), non posso che dargli il massimo, nella speranza che il futuro ci riservi qualche altro film d'azione dello stesso spessore di "Point Break".