L'avevo registrato quasi per "dovere": Kim Basinger aveva vinto l'Oscar, quale miglior attrice non protagonista, uno degli interpreti era Kevin Spacey, che avevo amato moltissimo ne "I soliti sospetti",le critiche erano positive, insomma un film da conservare nella mia videoteca personale, molto varia in quanto a generi e qualità dei film.L'ho visto dopo alcuni giorni ed è stata una rivelazione: un noir del tutto particolare, ambientazione anni '50, personaggi ben definiti, interpretazioni convincenti, ottima sceneggiatura, musiche "d'epoca".Il romanzo da cui è tratto (di James Ellroy, che ha proiettato i suoi "incubi" nel personaggio di Bud Whyte) non l'avevo letto, ma da quanto ho appurato è ancora più violento del film. In entrambi la violenza è parte ineluttabile della trama ed è funzionale a ciò che romanzo e film vogliono esprimere.La vera rivelazione è stata l'interpretazione di Russell Crowe, già ad altissimo livello, la conferma sarebbe venuta con Insider, Il Gladiatore ed il recentissimo ABM.