"Chiediti se sei felice, e smetterai di esserlo".
Spettacolare.
Mi spiace che non tutti abbiano apprezzato questo film quanto me. Per me è stato una piacevole sorpresa e spunto di riflessione.
A me questo non film non è affatto piaciuto. l'ho trovato troppo lento e noioso. la ricerca della felicità è troppo forzata e l'intento di trascendere il film con considerazioni filosofiche appare patetico.
l'unica nota positiva è data dall'attore che sorride sempre: fossero tutti come lui!!!
Troppo lento, e a farlo diventare ancora piú pesante ci ha pensato la musichetta del pianoforte sempre in sottofondo. Scadente la regia e la trama, gia vista e rivista. Orribile l'inizio, non ci sono neanche i titoli. Poi, quei titoli, quelle frasi incompresibili e inutuli che ti perseguitano ogni volta nei film e cercano di interromprere o incanalarti in chissá quale storia. Deplorevole il doppiaggio. Bella solo l'ultimissima scena. Peccato mi aspettavo di meglio.
In un periodo dove la scena cinematografica è offuscata da ogni sorta di supereroe gonfio dei suoi effetti speciali, un film che cerca di andare a scavare nella lentezza della quotidianità e nello sforzo di ciascuno per raggiungere una qualche sorta di felicità non può far altro che piacere. Di certo è un argomento di cui molti hanno abusato e quindi non è facile cavarne qualcosa di sconvolgentemente originale, però il film riesce ad incuriosirti e non è per niente pessimista. Anzi, il messaggio finale, che diventa quasi un colpo di scena, è proprio tutt'altro che pessimista: nel momento in cui tutto va male c'è sempre un evento, inevitabilmente legato ad una dimostrazione di affetto da parte di qualcuno (un passante, un amico che ti ridà la speranza, un aiuto da qualcuno che vuole rimanere nascosto, uno sconosciuto in metropolitana), che riesce: a dare una svolta alla giornata e magari alla vita; a far nascere nuovi propositi e nuovi progetti. Basta saper cogliere quel momento. Così dai temi di base che rimangono ricerca della felicità e destino, ne emergono altri quali la solitudine, il rispetto degli altri, l'amore e l'amicizia. I temi sono quindi elevati e questo è forse un po' il limite del film: quando si trattano temi così importanti è facile cadere nel didascalico (e qui accade parecchio) e nel buonismo (idem). La struttura ad incastro, anche se ormai non è più una novità, è sviluppata bene e non è per niente confusa. Noioso no di certo perchè i dialoghi sono quasi sempre interessanti e originali: di conseguenza è un film i cui tempi sono scanditi da pause e da dialoghi, senza azione. Non è qundi indicato per coloro il cui intrattenimento preferito si basa su energumeni che balzano da un grattacielo all'altro. Non di certo un capolavoro, ma un film che si lascia guardare volentieri e che dimostra come certi autori americani possano piacevolmente avvicinarsi ad un cinema più europeo nel quale la commedia umana è il tema prediletto.