Non ci sono paragoni, questo è il miglior film di sempre... Mi dispiace dover leggere alcuni commenti ma un certo Lucrezio gli ha dato 1 invitando a vedere film come Natale in India o le Barzellette... Ma certe valutazioni non si possono cancellare? Capisco che lo si reputi la solita storia americana dove tutto va a finire bene, ma certi commenti sono davvero ingrati. Ottimi tutti, soprattutto Russel Crowe. L'Oscar lo meritava per questo film, non per il Gladiatore...
un film semplicemente stupendo, pensare che sia una storia vera fa correre un brivido lungo la schiena.. l'ho visto più e più volte, un'interpretazione semplicemente fantastica, non annoia mai, salvo qualche scena più lenta perchè ricca di dialoghi ma indispensabile per comprendere la storia, divinamente esposta.. rientra nella mia top 10 di film preferiti.. vedetelo assolutamente!
Come sarebbe vivere sapendo che ciò che hai vissuto, ciò che hai amato in realtà non è mai esistito, dato che è solo la proiezione di una mente malata? Non sarebbe un inferno? Credo che a volte quando una mente supera le normali facoltà umane e sfocia nella genialità, si generano i mostri di una ragione portata all'estremo... Il sottile confine tra genio e folle si spezza e allora questi due termini antitetici diventano due aggettivi per descrivere un unico modo di essere, quello del genio malato... Ron Howard è riuscito a cogliere in pieno questo aspetto, facendoci capire quanto il potenziale di quest'uomo sia alto, ma contemporaneamente questo "dono" lo porti in basso, nell'abisso della follia... La scelta di Russel Crowe per questo ruolo molto impegnativo è stata a dir poco azzeccatissima. Con la sua straordinaria espressività è riuscito nel difficile compito di farci capire la sofferenza, la drammaticità di una vita tormentata, ma che sicuramente al mondo ha dato tanto.
Prima non si conosce il passato di quest'uomo così decisamente geniale, poi ci fanno credere che sia pazzo, che sia schizofrenico...
torturato e massacrato da dottori e inseguito e circondato da pazzi e gente che cammina abitualmente con siringhe e psicofarmaci, trova una moglie semplicemente fantastica e incantevole, che però manca forse della vera forza che dovrebbe avere nel momento di affrontare la verità dei fatti...crede quindi non a suo marito ma si fida di gente che peraltro rimane a lei sconosciuta, psichiatri e psicologi, e troppo debole caratterialmente e silenziosa, forse troppo ingenua, lascia che al suo stesso marito venga rovinata l'unica cosa per cui si viene al mondo, la vita stessa... non ha colpa invece il grande seppur immensamente triste e circondato da avvenimenti che lui non accetta ma che non può evitare genio matematico... perchè lasciato nel freddo e inspiegabile abbandono di un mondo, intendo il suo, che non è certo un posto adatto a, invece, l'umorismo celato che si nasconde sotto alcune battute del protagonista, e che lascia solo riflettere in quanto ad autenticità delle convinzioni degli altri protagonisti... trovato molto bello per quanto riguarda i colpi di scena bizzarri e senza regole del protagonista...incredibilmente orrenda la scena del lettino dove viene attaccato lo scienziato e altrettanto patetica e poco soddisfaciente quella dove viene rinchiuso in cella, ma se un uomo può essere ridicolizzato e veramente massacrato dalla pazzia altrui, veramente meriterebbe forse qualche premio Oscar in più...magari con l'aiuto di qualche altro essere umano, e non semplici pupazzi di ghiaccio, allora il genio avrebbe potuto magari vivere e scoprire meglio di quello che ha fatto...
Inutile poi riconoscere che per quanto poi alla fine, ma solo arrivati all'anzianità, i due coniugi guardandosi ancora una volta felicemente negli occhi, sorridono di segreti che forse i vari pschiatri e amici del genio possono solo immaginare...
se decifrata così, una storia d'amore romantica e forse ingannevole, ma rimane il fatto che non tutti hanno la giusta chiave di codifica...