A fronte di una tramma tutto sommato banale e con un finale scontato, va rilevato che il film ti va dritto al cuore perchè esalta la vittoria dell'amore sopra tutto il resto, sopra tutte le convenzioni sociali; esalta la purezza d'animo e la sana ingenuità. Toccante e molto forte l'interpretazione di Sean Penn, che entra nei grandi di Hoolywood.
La regista Jessie Nelson aveva già affrontato il dramma familiare nella pellicola "Una moglie per papà" (1994) ma in quel caso l'handicap era rappresentato dalla questione razziale, la baby sitter della quale si innamora il 'papà' Ray Liotta è l'afro americana Whoopi Goldberg !!
Questa volta l'handicap è vero e stranamente Sean Penn (che ci ha abituato a performance ben diversi) recita con grande abilità, per questo film ha anche ottenuto la nomination come migliore attore protagonista nel 2001.
La storia rimane comunque piuttosto utopistica, e nonostante Sam Dawson sia una sorta di Forrest Gump, ma molto molto meno fortunato, lodevole è comunque il suo incredibile attaccamento alla figlia.
Il film che è pieno di citazioni tratte da "Kramer contro Kramenr" è corredato da un numero incredibile di canzoni dei Beatles, il gruppo preferito da Sam.
Co-protagonista è la bellissima Michelle Pfeiffer nel difficile ruolo dell'avvocatessa grintosa e rampante che nasconde però una serie di problemi familiari (il marito la tradisce e alla fine la lascia e suo figlio sempre troppo trascurato quasi non la considera) e sarà grazie all'interazione con Sam, della quale diventa grande amica, che riuscirà a risolvere i suoi problemi con il figlio riavvicinandosi ad esso.
Bravissima la giovane interprete della piccola Lucy (Dakota Fanning) ed eccellente l'interpretazione della 'veterana' Dianne Wiest ("Edward, mani di forbice"). Fra gli amici "strambi" di Sam, che lo aiutano ad allevare la bambina alcuni sono realmente minorati e altri sono semplicemente dei bravi caratteristi.
Nel film, che a tratti, è girato con uno stile che ricorda quello documentaristico la cinepresa viene usata in maniera frenetica quasi nel tentativo di riprendere al meglio l'instabilità del protagonista.
Il tema "handicap" è piuttosto frequente a Hollywood e ha sempre ottenuto un successo di pubblico, alla gente piace commuoversi e piangere di fronte a storie di questo genere ecco perché sempre più spesso l'argomento viene affrontato.