...Contro il logorio della donna moderna..soffittizzatevi!! Trovo che questo omaggio al compianto Ernesto Calindri di un famosissimo spot..anche se ai tempi si chiamavano rèclame sia la battuta più geniale di tutto il film anche se l'incontro con Peppino de Filippo nel brillante e assolutamente non da "spalla" (almeno in questo film e secondo la mia modesta opinione) ruolo del dottor Desideri è fulminante e trovare solo 3 opinioni seppur col massimo dei voti è desolante per uno di quei film che forse non fanno parte della "Top ten" di quelli più celebri del Principe de Curtis, ma che sicuramente fa parte della lista di quelli che strappano (anche senza troppi sforzi) più risate per la succitata battuta, per l'incontro col fidanzato della figlia Mirella e soprattutto per i duetti con l'indimenticata ed indimenticabile moglie Giovanna, magistralmente interpretata da Ave Ninchi. In altre parole oltre a starci tutto un 10 ci sta anche un invito a scoprire film "minori" di Totò, ma che certamente non hanno nulla da invidiare ai più celebri "Miseria e Nobiltà" piuttosto che "Totò, Peppino e la Malafemmina" o "La banda degli onesti". Alla prossima opinione, AnnaMaria e..soffittizzatevi!!
È la prima volta che vedo un film di quelli che si chiamano “totò e…”, e non è la solita commediola fatta di personaggi inutili, fabbricata solo perché c’è totò. questo è davvero tra i migliori, fidatevi. può competere anche con “miseria e nobiltà”. niente a che vedere con dei fallimenti come “totò, peppino e i fuorilegge” o “il monaco di monza”. inizia con una breve scena che richiama la bellezza del cinema muto, abilmente condotta dal bravissimo principe della risata, che con le sue espressioni facciali supera anche le mosse da pinguino di charlot, e prima di iniziare a parlare, guarda più volte in faccia allo schermo, come per voler dire che solo in quel momento si accorge della presenza dello spettatore, ma invece di mostrarsi stupito e impreparato, dice sorridendo: “si, ho capito: voi verreste sapere il perché, io non mi leggo questo libro nel mio letto, comodamènte, squaquaracchiato?”. vi sono scene come quella della cameriera, o quella dell’incontro tra totò e il dottor desideri (peppino de filippo), che forse non sono le più famose della storia del cinema, ma sarebbero ideali per essere rappresentate in teatro. peccato che non sia così per tutto il film, visto che ad ogni racconto di totò segue una scena girata fuori di casa. comunque, si noti che in questo film totò sfodera tutte le sue “armi” ma mai a sproposito. ogni espressione è perfetta, fateci caso. in ogni istante l’espressione di totò non è rivolta al nulla, ma cerca sempre di avere un effetto diverso, riuscendovi pienamente. bellissima l’idea del soliloquio, che dura per tutto il film. le risate che qui totò ci fa sentire sono davvero le migliori del mondo, capaci di far venire da ridere come pochi ormai sono in grado di fare, ma soprattutto il modo in cui totò “festeggia” la separazione dalla moglie a suon di coperchi. inoltre, qui si rivede il totò con i baffi, che è spesso migliore, e più nobile di quello senza. l’unica pecca, è che avendo il film un titolo esplicitamente rivolto alle donne, in qualche scena si esagera nel parlarne da un certo punto di vista, ma è proprio per questo che secondo me starebbe meglio rappresentato a teatro. totò stesso disse: “dei miei film ne salvo solo una decina.” non so se questo è tra quelli giudicati da lui migliori, ma io lo metterei senza dubbio tra i primi in classifica, insieme a “guardie e ladri”, “i tartassati”, “san giovanni decollato”, e “miseria e nobiltà”, le uniche icone del cinema, assieme a poche altre, che probabilmente non moriranno mai.
Non gli ho visti tutti i film di Totò, ma questo mi ha colpito particolarmente, per come racconta le piccolezze quotidiane in una vita di coppia. E' da vedersi con una nota di tenerezza........anche se è un film da ridere principalmente, ma è anche uno spaccato bellissimo del rapporto uomo-donna visto come una amorevole-guerra.