Sorrentino si conferma un grandissimo regista di immagini. Le immagini e le atmosfere sono il centro della sua arte e questo film ne conferma le sua grandi qualità.
Non ai livelli di veri capolavori come "la grande bellezza" o "il divo", rimane a mio avviso un bel film.
I dialoghi perdono ancor più centralità nel film, lasciando alle immagini il compito di sviluppare la storia.
Come sempre sono numerosi i personaggi che abitano la pellicola, con splendide presenze.
A differenza del precedente "la grande bellezza" qui la fotografia è concentrata principalmente sui ritratti anzichè sui luoghi. La fotografia come veri e propri quadri "d'autore", splendida.
La bellezza estetica perette di "perdonare" la forse troppo vicinanza al film premio oscar, con la scelta musicale di un pezzo durante il film e come chiusura (non saprei dire il compositore) che ricorda troppo la colonna sonora del precedente.
Nel complesso un bel film sicuramente da vedere, con un finale emozionante.
Non condivido per niente la recensione su film up. Il film è molto bello e toccante. Il cast è stellare e le musiche sono stupende e la cura dei dettagli è maniacale. Non è il miglior fil che ho visto di Sorrentino, ma vale la pena di essere visto, soprattutto per il finale.
sono d'accordo al 100% con la recensione di Fabio Giusti. Film molto ben fatto, godibile, che io consiglio, ma non all'altezza delle altre opere di sorrentino. Molto meglio di tanta spazzatura america,ovvio.
Film introspettivo che induce a riflettere. Inoltre è divertente. Lo preferisco di gran lunga a La grande bellezza, che non mi è piaciuto. Gli attori sono molto bravi. L'ambientazione è perfetta. La fotografia ottima. La storia assai significativa e coinvolgente. Sinora il miglior film del 2015.
Fatto molto bene, poteva davvero aspirare a travalicare i confini. Parla di vecchiaia. La vecchiaia dei ricchi. La vecchiaia dei ricchi è un fatto personale, la vecchiaia dei poveri (invece) è un fatto sociale (ma qui non si vede). Il problema è che in questo film i vecchi sono i giovani. Spenti senza desideri. Ecco il dramma sociale che denuncia il film (per me)