Un film particolare, l'originalità non è tanto nella trovata di un sistema operativo parlante (da War Games in poi ho visto tantissimi film con computer intelligenti e capaci di parlare e pensare) ma nel particolare rapporto amoroso che si crea tra LEI e Theodore impersonato dall'ottimo Joaquin Phoenix. La genialità dell'opera è tutta proprio nella sua parte più insensata, cioè immaginarsi che sia possibile in un prossimo futuro creare una relazione tra un OS (sistema operativo) di nome Samantha e un essere umano. Il bello è che questa "voce" senza corpo, proveniente da una macchina, è carica di sentimenti e sensazioni. Trasmette emozioni più di un essere umano perché è essa stessa desiderosa di emozioni e di essere considerata al pari dell'umano. All'inizio si sente inferiore poi, colloquiando con altri OS, comincia a prendere coscienza di se. Un rapporto amoroso/sessuale che si sviluppa nel modo più tradizionale possibile come se fosse un rapporto tra due persone vere, è proprio questo che colpisce. Credo che l'arte serva proprio a questo: andare oltre il senso comune, andare oltre la realtà per farci vedere dove stiamo andando e chi diventeremo. L'isolamento umano è progressivo e la continua ricerca di contatti umani senza l'implicazione della presenza fisica, che ci rende più liberi di esprimerci veramente, è la naturale conseguenza del progresso che ci stiamo costruendo. Questo film è una finestra sul futuro, guai a dire che non accadrà mai perché di relazioni "on-line" ne è pieno internet. Sempre relazione tra esseri umani direte voi, diamo tempo al tempo rispondo io. Inutile ipotecare il futuro. Tornando al film trovo l'interpretazione di Phoenix superba, da Oscar. Anche la voce di Michaela Ramazzotti l'ho trovata sorprendente e azzeccatissima, è riuscita a dare corpo e anima ad una voce. Il finale è anch'esso sorprende e non lo svelo per chi non l'avesse visto ma ci fa riflettere sulla scelta che viene fatta. Un film che fa pensare.
Sono andato a vedere con le migliori intenzioni questo film e, fatta salva anche l'aspettativa alta che spesso può tradire, non posso credere a quello che ho visto. Qualunque persona sana di mente può ridurlo molto semplicemente in poche parole: la storia di un idiota che si innamora di un sistema operativo. Poi, si può anche fare filosofia sulla impersonalità dei rapporti umani nel mondo moderno (io preferisco sempre andare a bere una cosa con qualcuno), sull'America, su…fate voi. Ma se questo era il messaggio, è stato reso nel modo peggiore possibile. Ovviamente, de gustibus...
regista
NOME: Spike Jonze
ALL'ANAGRAFE: Adam Spiegel
questo signori si chiama emozionare.
Avevo visto solo "essere John Malkovich di questo regista (che ha girato solo altri 2 film nel frattempo) ma qui è magistrale.
Joaquin Phoenix che mai mi era piaciuto prima qui trova il ruolo della vita.
impossibile immaginare questo film interpretato da un altro.
una fotografia della realtà poco lontana da oggi.
entrate in metropolitana a milano e ve ne accorgete.
emozionante e scioccante.
regia 10, interpretazione 10, sceneggiatura 10, scenografia s.v. in questo film sarebbe bastata una strada con della gente.
finale da brividi, ma brividi da emozioni.
ancora una volta mi chiedo.
ma chi sceglie i doppiatori??????
la voce di lei............ senza parole, anzi purtroppo ci sono le sue.
comunque voto 10.
Film lento, soporifero, a tratti noioso; attori poco convincenti, dimostrano fin troppo bene di interpretare una realtà che non conosco e che forse neppure immaginano, al punto di risultare falsi tipo manichini.
Originale, ma troppo surreale, descrive un mondo di un futuro prossimo che non ci sarà mai, a mezzo tra fantascinza e fantasy, ma ne l'uno ne l'altro...insipido non ti lascia nulla dentro; qualcuno dice che deve far riflettere beh io mi chiedo su cosa qualcosa che non sarà mia??'
Avevo così voglia di non perdere questo film ormai agli sgoccioli nella proiezione, che sono andata da sola....STUPENDO. L'ho trovato di una delicatezza nel raccontare la storia di Theodore con la "voce". Spike Jonze ha fatto un ritratto di quanto l'uomo abbia bisogno di socializzare, di entrare in contatto con altre anime e che può fare qualsiasi cosa per evitare l'umanità ma la voglia è insita in noi. Bellissimi i dialoghi, la fotografia....quell'isolamneto dal rumore esterno che porta lo spettatore a concentrarsi su loro due. Bravo il protagonista, bravo Spike. Un capolavoro di sensazioni e emozioni.