Avevo così voglia di non perdere questo film ormai agli sgoccioli nella proiezione, che sono andata da sola....STUPENDO. L'ho trovato di una delicatezza nel raccontare la storia di Theodore con la "voce". Spike Jonze ha fatto un ritratto di quanto l'uomo abbia bisogno di socializzare, di entrare in contatto con altre anime e che può fare qualsiasi cosa per evitare l'umanità ma la voglia è insita in noi. Bellissimi i dialoghi, la fotografia....quell'isolamneto dal rumore esterno che porta lo spettatore a concentrarsi su loro due. Bravo il protagonista, bravo Spike. Un capolavoro di sensazioni e emozioni.
Visto in versione originale sottotitolato, questo film tocca profondamente l'animo di qualsiasi spettatore si accinga alla visione. col pretesto di una società fantascientifica (ma non troppo) che però potrebbe tranquillamente essere la nostra visto lo sconvolgimento nelle relazioni portato da smartphone e social gadgets, la pellicola ci mostra la storia d'amore virtuale tra un sistema operativo ed un umano, con una delicatezza e sensibilità tale che alla fine siamo anche noi innamorati di OS1. eccellente in tutto, fotografica delicata e raffinata, trama mai banale, recitazione di Phoenix stupefacente, è un film che difficilmente lascia indifferenti. Solitudine, bisogno d'affetto, relazioni umane... c'è tutto l'animo dell'uomo qua dentro raccontato in modo originale e sublime. straconsigliato.
Macchina o essere umano, con il solo bisogno di amare qualcuno o forse se stesso. E'il vuoto che genera il pieno e se ne serve per capire il dolore che sta dietro l'amore fino a farci capire che sono la stessa vista bellissima che si affaccia sulla vita. Morire e sapere di aver amato e di portare con se ogni istante. Ogni minuto è vita..è respirare.
Una volta tanto perfetta coincidenza fra recensione e quello che si è visto. Un grande film, unico, originale, mai banale. Un mix perfetto fra tutte le emozioni che solo il grande cinema può offrire (oggi, purtroppo,merce rara). Sono d'accordo : una capolavoro!
non è un caso che questo film abbia vinto l'oscar come miglior sceneggiatura originale, poichè rappresenta, nella sua complessità, una perla di genialità. ci sono tanti temi all'interno di questo film, ma quella che più mi ha colpito sta nella chiave di lettura secondo la quale amare sia, in verità, un qualcosa di intrinseco nell'animo umano e di trasversale. vi è una forte contrapposizione, dunque, tra l'ambiente in cui l'intera azione si svolge, che sembra, per assurdo, eccessivamente tangibile e moderna, con i suoi grattacieli e le sue luci, e questa ipotesi relativa al futuro delle relazioni umane. Nell'idea del regista, infatti, alcuni sistemi operativi chiamati OS sono in grado di provare emozioni e sensazioni umane quali amore, tristezza, inadeguatezza, insicurezza e, in ultimo, gelosia.
i due ruoli principali, quello di Theodor e quello del suo sistema operativo avamzato, sono magistralmente interpretati da Micaela Ramazzotti, doppiatrice dell'originale voce del sistema operativo "Samantha", (per il cui ruolo è stata scelta l'attrice Scarlett Johansson) e Fabio Boccanera (doppiatore del protagonista, Joaquin Phoenix).
Ambedue i personaggi sopra citati hanno delle storie da raccontare allo spettatore ma, anche in questo caso, alla vita apparentemente normale, di Theodore Twombly, un uomo che non riesce a chiudere i conti con il proprio passato e con un amore ormai, si contrappone il dramma del suo sistema operativo, che più volte, all'interno della pellicola, esprimerà il suo rammarico per il fatto di non avere un corpo.
E' questa, se ci soffermiamo ad osservare l'intera trama del film, la riflessione a cui il regista Spike Jonze (autore anche della sceneggiatura e del soggetto) vuole portare lo spettatore. l'originalità della pellicola sta, però nel modo in cui tale punto nodale viene sviluppato, basandosi sull'assunto che l'amore, se è vero, possa cancellare ogni barriera. nel caso di Samantha, per esempio, l'essere incorporea non le preclude il fatto di innamorarsi del proprio possessore e di tradirlo con altri utenti, di fargli talmente male da decidere, poi, di non esistere più.
il film mi ha poi colpito per la sua essenzialità, per la sua crudezza fotografica, sonora e comunicativa. I due protagonisti vengono spesso isolati dal resto dei rumori cittadini, e ciò contribuisce, credo, a rendere lo spettatore maggiormente partecipe dell'intimità di coppia dei due, a farlo quasi "Spiare dalla serratura" di questa incredibile, futuristica e travagliata storia d'amore.