concordo, il film in se non vale più di 4 o 5. Sono obbligato anch'io a dare 1 per abbassare la media, viste le valutazioni deliranti che ho visto fin qui. A un ateo praticante come me (nel senso - anche se vedo non credo) un film horror a sfondo mistico come questo film, o l'esorcista 1 e 2, fa morir dal ridere. Non basta far leva su queste superstizioni medievali per fare un film decente: l'unico apprezzabile che ho visto è stato Angel Heart, che peraltro aveva la firma di una Alan Parker e non di un mona come Polansky.
Sconvolgente nel finale, sprezzante nelle interpretazioni degli attori, reale più che mai: questi sono i motivi principali per cui il film incute paura. Sconsigliato ai deboli di cuore e di spirito.
Ho visto il film per la prima volta ieri sera. Ritengo che sia un buon esempio di come la regia trasformi un buon soggetto in bel film. Polanski da ottima prova di se come tutto il cast (Mia Farrow azzeccatissima nella parte). L'unico neo rimane il finale che dopo due ore di sana tensione lascia un po' l'amore in bocca ed avrebbe dovuto essere giocato meglio. Comunque un film da cui parecchi produttori e registi di oggi dovrebbero imparare. A chi l'ha trovato lento consiglio di vedersi i filmacci come Indipende Day....
Questo non è un film horror: è il film horror!! basti, come esempio,notare il sinistro commento musicale di komeda (qualche analogia ai "kinder" mahleriani... ) che accompagna le sequenze in cui si vede prima rosemary commuoversi di gioia non appena lo strano dolore scompare e sente la creatura muoversi in grembo ( dal quale il marito ritrae la propria mano terrorizzato! ) e successivamente la preparazione del corredo; ma tutto cio' ahimè per lo spettatore e' tremendo dato che è ormai chiaro il disegno del tragico complotto!
vorrei ora una spiegazione del termine " lento " riferita al film e/o parti del film in esame perchè onestamente non capisco,grazie
lucio
Roman Polanski ci ha regalato con questo film del 68 un vero capolavoro di tensione, con un gran senso del ritmo ma anche prendendosi i giusti tempi e dando molta cura ai dettagli e ai personaggi. Grande Mia Farrow nel ruolo della posseduta inconsapevole, invischiata in un complotto più grande di lei, e bella interpretazione di John Cassavetes, solitamente regista autoriale, ma qui perfettamente a suo agio nel suo ruolo forse più importante. Ambientazione claustrofobica e ossessiva, come in quasi tutti i film del regista polacco, resa godibilissima e intrigante come solo un genio sa fare.
Il film l'ho visto solamente 6 o 7 anni fa, pur avendone sentito molto parlare, ma è una di quelle opere che non invecchia mai e che ha avuto il pregio di precorrere i tempi e di lanciare il filone satanico, proseguito poi con L'Esorcista. Da vedere e rivedere.