Non se sia il british StyleWriter o se ci sono naturalmente portati ma i film della scuderia Working Title hanno dentro di se un qualcosa che rendono speciale quello che è rivisto, ritrito e banale....
Forse il motivo si chiama Richard Curtis sceneggiatore e ora regista di quei gioiellini di commedia ottimamente scritti come 4 matrimoni e un funerale, Notting Hill,Love Actually e I love Radio Rock......e non è da meno Questione di tempo......
Partendo da un'idea già sfruttata in film come Peggy Sue si è sposata o Ritorno al futuro quale il viaggio del tempo per riuscire a rimediare ai propri errori, questione di tempo è un inno alla straordinaria normalità della vita.....
Il protagonista del film è un ragazzo timido e impacciato che al suo 21esimo compleanno viene a conoscenza del particolare dono dei maschi della sua famiglia quello di essere un viaggiatore del tempo.....questo segreto tramandato dal padre (un immenso Bill Nighy) unisce i due da un legame che resisterà fino all'ultimo secondo di vita.......
Richard Curtis è abilissimo a destreggiarsi nella sceneggiatura regalandoci un canovaccio iniziale decisamente easy giusto per far immergere e divertire lo spettatore nelle peripezie amorose del protagonista ( che ha la faccia e il fisico buffo di Domhnall Gleeson) alla ricerca del grande amore (vero obiettivo dichiarato alla rivelazione del dono) che ha il volto e sopratutto il sorriso di Rachel Mc Adams per poi virare verso il vero senso del film.......puoi fare tutti i viaggi che vuoi ma l'importante è che tu capisca che fantastica storia è la vita.......fatta da un ti voglio bene detto al momento giusto, di baci regalati come una vittoria a ping pong, e di poetiche corse sulla spiaggia.
Nonostante gli svariati Sliding Doors che la storia del cinema ci ha proposto questo film prende un voto alto perché aggiunge un di più al già visto.....o forse è un ringraziamento per quel sorriso che mi ha dato I titoli di coda
Voto 7,5