Un film per chi ha voglia di pensare, mai banale, sempre acuto e profondo. Bellissimo cinematograficamente parlando, c'è chi l'ha definito il miglior 3D dopo Avatar. Trovate straordinarie, come il leviatan che distrugge le provviste emergendo dalle profondità oceaniche colpendo l'igenuità si Visnu-Pi, all'isola carnivora, simbolo del "meccanismo" naturale (che richiama fortemente la civiltà delle macchine in Matrix) immutabile perfino per la divinità. antiretorica la conclusione, che resta portatrice di speranza.
Leggo molti commenti che paragonano questo film e il regista ad altre opere e tecniche di realizzazione... ma che c'entra? Questo e' un film veramente unico nella cinematografia, sopratutto quella occidentale. Forse non c'era bisogno di stupire il pubblico con tutta quella computer graphics, infatti non sono stato in grado di capire il vero dal posticcio, quell'isola esiste davvero nella natura o e' farina di un ingegnere informatico?
Non è un film solo ma almeno tre. Si comincia con la parte filosofico-religiosa che raggiunge il suo culmine con la figura del bambino che voleva credere in tutte le religioni. E con tutta la narrazione seguente che dovrebbe in un certo modo dimostrare l'esistenza di Dio. Ma perchè mai il racconto di un sopravvissuto a una disgrazia dovrebbe servire a questo? E tutti gli altri che sono morti cosa dimostrano? Il contrario?
Segue la parte spettacolare veramente da applauso. L'incredibile è reso quasi verosimile. Lascia invece perplessi l'isolotto strapieno di quegli animaletti, i suricati che sembra proprio il parto di un sogno. Sembra?
Già perchè poi arriviamo al finale. Qui siamo al film giallo e alla sua soluzione. Con un grande colpo di scena. Non ammesso del tutto però direi a sufficienza.
Per favorirlo però abbiamo un'altra forzatura. Per quale motivo gli inviati dalla compagnia di navigazione dovrebbero essere così interessati a quello che è successo dopo il naufragio? Quello che è certo e nessuno mette in discussione è che sono tutti morti tranne uno.
Ma la verità è troppo orrenda per essere raccontata. Meglio riscriverla. E come i falsi ricordi anche la religione, per molti, serve a cercare di limitare i danni della vita. La fantasia contro la realtà insomma. Un tema affascinante e il grande merito di questa opera è di proporcelo in modo così intrigante.
ho iniziato a vederlo un po' riluttante, ma a mano a mano che la storia si sviluppava mi sono appassionata sempre di più. Colori vivaci, una storia avvincente e dal significato davvero profondo. Lo consiglio.