Non capisco la mania che alcuni commentatori hanno di appiccicare a tutti i costi un'etichetta ad un film: thriller, drammatico, commedia,ecc. In questo caso quella che io trovo più idiota di tutte: horror. Basta che un film approfondisca la complessa natura umana, più di quanto facciano i reality televisivi o i film d'azione all'americana, per essere etichettato horror. Io, quando un film mi è piaciuto e non riesco ad esprimerlo con parole adeguate o che non siano già state dette da altri, mi limito a dire che mi è piaciuto e a sottolineare quanto con il voto; in questo caso dieci.
Storia di schizofrenia più che di danza.
La Portman se la cava con dignità ma è identica,nella espressione e nella recitazione, ad Anna Bolena da lei interpretata ne "L'altra donna del Re".
Assolutamente incomprensibili le lodi tributate agli attori ed al film.
Definirei questo film un musical-thriller psicologico; le belle sequenze di danza si alternano in una trama che a volte sconfina quasi nell'horror.Bravissima la Portman,un Oscar meritato, e bravo come sempre Cassel.Le splendide musiche accompagnano lo spettatore fino alla roboante conclusione.
In questo film quasi tutto è approssimativo. I dialoghi sono inesistenti. I caratteri sono abbozzati. Non ha alcuna carica erotica e dove tenta diventa imbarazzante. Lacunoso e sovrabbondante; banale nell'impalcatura e nella storia che non ha nulla di originale. Si cerca di scuotere lo spettatore usando grossolanamente la musica. La recitazione della protagonista è abbastanza monocorde e il cigno nero non riesce mai a convincere. La parte maschile poi è talmente stereotipata e del tutto inadeguata al protagonista il cui presunto carisma non trova riscontro nell'inesistente spessore del personaggio.
I personaggi minori poi sono delle vere macchietta.
Insomma un buon film di serie B che non merita di vincere nulla.