Il film a mio modesto parere appare come l'unica realtà italiana in cui almeno in una delle situazioni tutti noi ci siamo trovati è impressionante come è coinvolgente il senso della libertà e del vero è un italia che non appare offesnsiva nel suo essere descritta "così impura" il film è stupendo è una commedia italiana che potrebbe rappresentare l'origine di tre metri sopra il cielo!
Livorno 1921.
Livorno 1991(o giù di lì).
Due date diverse e due luoghi fisici identici.Contraddizioni di classe,massimalisti e riformisti,la rivoluzione d’Ottobre,Bordiga e Turati,due linee politiche,quasi due “società” all’interno del più rappresentativo partito della sinistra storica italiana.La scissione avvenne soprattutto sulla tematica della violenza e non poteva essere altrimenti. Questa era la Livorno dei nostri nonni. Quella che invece si profila oggi davanti ai nostri occhi è una Livorno pacificata, alle prese con immani problemi occupazionali e ambientali( e il nesso /ricatto sempre ben presente:occupazione = più inquinamento e viceversa,ma anche teatro di una straordinaria, variegata umanità che pur assaggiando quotidianamente quel “male di vivere” continua ad intessere relazioni sociali vivaci,multiformi,al limite della sopravvivenza, certo, ma impagabilmente viva e curiosa.
E’ questa la Livorno che alleva il nostro Piero, stralunato prim’attore di questo bell’ “Ovosodo”,racconto diaristico lieve lieve,metà commedia e metà film impegnato,metà canzoncina e metà opera d’arte. Piero ha una famiglia che molti assistenti sociali definirebbero a rischio (padre galeotto,matrigna non proprio tenera,tre figli tra cui un bonario handicappato) ma ha stoffa,non si lascia irretire dalle classiche “cattive” compagnie,possiede una piccola luce dentro di sé che lo aiuta nel cercare le strade male illuminate e a percorrerle sempre con impeto rinnovato. Le sue riflessioni,alle quali presta la voce un io narrante mai gratuito,né finto/adolescenziale ma autoironico e critico si autoalimentano nella pratica quotidiana. Piero/io narrante scoprirà col tempo che per chi non ha santi in Paradiso e un buon retroterra economico-sociale le cose non saranno poi così semplici,né di facile realizzazione. L’amico Tommaso,primogenito di un noto industriale ( nella cui fabbrica lavorerà poi lo stesso Piero) che sebbene meno dotato di lui vola in America coi soldi di papà,l’aristocratica fidanzata romana avviluppata nelle spire di un microcosmo melanconico ed autodistruttivo, gli insegnano che in parte nulla è cambiato da quel fatidico 1921,a Livorno. Chi lavora, da una parte - e non solo la classe operaia - ma la miriade di nuovi lavori precari e flessibili - e dall’altra chi campa mettendo su profitti e incamerando rendite a più non posso. Meditiamo,gente ( di sinistra e non ),meditiamo.
Inizio con il dire che mi dispiace votare una stellina su dieci, quando il film -per il vuoto e la tristezza che ha di contenuti- non meriterebbe nemmeno una sola stellina. Quando si guardano dei film BELLI vengono trasmessi messaggi che ci colpiscono positivamente, ci insegnano qualcosa o comunque il vederli ci da gioia, comicità, insegnamento, romanticismo, a seconda del genere di film scelto. Questo film cosa trasmette? Cosa arriva a chi guarda? Ovviamente agli uomini non può non piacere, volgari scene di sesso, donne nude, uno spettacolo per loro. Ma siete così animali? ...Da giudicare un film bello e dire che è un'opera d'arte solo per certe scene? Come si può dare un'alta valutazione ad un film che vede un gesto che dovrebbe essere così pieno d'amore, bello e sognato, ridotto a una semplice ricerca animalesca del piacere e di voglia di scoprire il corpo di una donna?! Uomini, non siate bestie, imparate ad essere uomini... In questo film manca l'amore. Manca alla grande, io non ne ho scorto una sola briciola. Non è moralismo, non è essere patetici, quel che dico è guidato un sano desiderio di vedere qualcosa, un film in questo caso, che sappia indirizzarci verso qualcosa che abbia valore, che non sia vuoto o inutile. Guardando questo film e facendo riferimento ad alcuni personaggi come il padre di Piero e almeno altri due, si arriva a riflettere su quanto un uomo sia più un povero animale piuttosto che una persona, e anche guardando le donne di questo film, che danno via i loro corpi bellamente, è davvero triste. Beh, inoltre posso dire che la trama del film è inutile, la fine non ha un senso nè un perchè, e tutto è davvero da disprezzo. Insomma, un film che sconsiglio anche al mio peggior nemico. Saluti :)
Più passa il tempp, più questo film mi sembra bellissimo. Forse quando uscì non fu apprezzata abbastanza la forza, la profondità, l'umanità di questo raro gioiello del cinema italiano.
il film ha voluto rappresentare la vita reale dei ragazzi italiani medi, devo dire che il personaggio ha interpretato bene il suo ruolo.
considererei questo film una storia verista in quanto rappresenta fatti e soggetti veri, cosi' come siamo noi nella realta'.
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(8/10)
