Mi dispiace ,ma mi trovo in completo disaccordo con la recensione ( sicuramente sarà piu' esperto di cine ma di me nn lo metto in dubbio ) io qui' esprimo solo le emozioni che il film mi ha saputo dare ,e devo dire che ero molto scettico ,ma nel vederlo mi son dovuto ricredere ,un gran film ,che mi ha tenuto incollato dal primo minuto all'ultimo ....ci sono altri film americani d'azione pieni di combattimenti ed effetti speciali che non dicono niente ...questo no ,ha un suo perchè...anche i momenti in cui vengono fuori i sentimenti dei vari personaggi mi hanno molto commosso specialmente quando rourke racconta di quella vita della donna che avrebbe potuto salvare .per finire grande Cast,grande azione ed adrenalina ,violento e crudo ..per me promosso a pieni voti ......grazie SLY sei un mito !!!! do 10 per alzare la media ,ma avrei dato cmq un bel 9 ,ciaoo
Capolavoro del genere che riunisce tante vecchie glorie del cinema d'azione come Stallone, Rourke, Lundgren, Schwarzenegger e Willis (anche se questi si vedono in solo una scena) a talenti più recenti come Jet Li, l'agilissimo protagonista di "Once upon a time in China", e Jason Stathman (Transporter, Crank). Stallone aveva proposto ruoli anche a Van Damme, Steven Seagal, Wesley Snipes e Jackie Chan che per vari motivi non hanno voluto o potuto accettare, magari li vedremo nel già annunciato sequel. Quanto al film, lo sppettacolo non manca di certo: abbondano sparatorie, esplosioni e avvincenti combattimenti, particolarmente belli quello tra Lundgren e Jet Li e quello tra Stallone e Steve Austin; divertente anche l'arma rumorosissima di Crews. L'idea di riempire il film di volti noti e di esperti del genere si rivela indovinata non solo dal punto di vista pubblicitario ma anche filmico, perchè essi offrono maggior spessore alla pellicola e una forte caratterizzazione ai personaggi. Inoltre fa piacere rivedere al cinama attori come Lundgren e Eric Roberts dopo anni di home video. Unici difetti: scene troppo accellerate e un doppiaggio che da a Jet Li la stessa voce di Peter Griffin. Consigliatissimo.
Stallone è tornato e questa volta non è solo. Con Lui ci sono anche Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts, Randy Couture, Steve Austin, David Zayas, Giselle Itié, Terry Caesar, Mickey Rourke, e per una breve comparsa anche Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger. Regista e protagonista svolge il suo lavoro alla perfezione. Barney “The Schizo” Ross è a capo di un gruppo di mercenari specializzati in missioni ad alto rischio. Tutto si complica quando un “semplice lavoro di omicidio” diviene una guerra aperta contro i soldati di un’isoletta del Centro America. Lo scopo principale della missione non era eliminare il dittatore dell’isola, bensì un ex agente della CIA. Lo stile è quello di sempre, quello che ha fatto di Stallone un grande del cinema. Tutto è basato sulla forza: c’è chi uccide con le pistole, chi con i mitragliatori, chi con i coltelli e chi a mani nude. La ciliegina sulla torta dei combattimenti è sicuramente quel tocco di wrestling che caratterizza tutto il film. Ne sono i principali partecipi Stallone, Coutere e Austin. Un’unica parola può descrivere Statham in questo film: impressionante forza, velocità, precisione, coordinamento nei movimenti tutto perfetto è il giusto erede di Stallone forse meno appariscente fisicamente, ma sicuramente più completo. L’unica mancanza del film è da individuare nel personaggio di Jet Li: non sono state sfruttate appieno le caratteristiche dell’atleta/attore. Sappiamo tutti cosa è in grado di fare: nello scontro fra i due amici/nemici Jensen non avrebbe avuto alcuna via di scampo. Ottima come sempre l’interpretazione di Rourke, soprattutto nel monologo sulla vita e la morte. L’intervento di Willis e Schwarzenegger da quel tocco di classe in più ad un film già pieno di attori stellari. Consigliato a tutti coloro che amano film d’azione violenta.
I bambini degli anni ottanta avevano un sogno: vedere i loro idoli dei film d'azione recitare insieme nello stesso film. Per probabili ragioni commerciali ciò non è mai accaduto ed ogni attore è rimasto l'unico protagonista della propria pellicola. Stavolta Stallone ha voluto imbastire una nuova sfida, dopo la rinascita con "Rocky Balboa" (a suo dire il suo film più ambizioso sul tema di un pugile ormai di 59 anni) e vincerla. I Mercenari, partito benissimo in USA, vale soprattutto per il grandissimo carisma dei protagonisti. Stallone, inoltre, dopo aver accontentato i nostalgici con la sua presenza e quella di Arnold e Bruce, ha puntato a soddisfare anche il target giovanile dando un ruolo di primo piano a Statham, idolo action delle nuove generazioni, tanto è vero che il cattivo viene sconfitto in contemporanea e l'eroe di "Transporter" è l'unico ad avere qualche scena di background in più con una ragazza. Per il resto molte scene d'azione corpo a corpo, parecchie esplosioni digitali, figure femminili da proteggere (pre-indipendenza femminile con calci volanti alla Milla Jovovich), personaggi superstereotipati, amicizia virile e anche degli "ideali" che seppur semplici almeno ci sono.