l'ho visto dall'inizio e mi è subito piaciuto, sinceramente non pensavo che gli spagnoli facessero film così belli. Grande trama, ottimi attori, film drammatico con ottimi colpi di scena, che fanno tenere incollato lo spettatore al divano. Consigliato assolutamente
Ennesima prova che la Spagna altro non è che la nuova Hollywood Europea. Mentre noi viviamo crisi, fiction con attorucoli presi dalle strade o dal grande fratello, film mediocri di commedie insulse e cinepanettoni sempre più tamarri, l'altra faccia dell'europa sfoggia film di calibro ennesimamente superiori. Lo si è visto molte volte: REC, The Others, The Orphanage, Second Name, Con gli occhi dell'assassino, Il segreto dei suoi occhi.. e potrei continuare per ore. E' un paese che di cinema se ne intende e Cella 211 è un'ultima perla del suo genere. Altamente consigliato e tanto di cappello al regista Daniel Monzón che con questo suo quarto lavoro si è meritato 8 Premi Goya (Gli Oscar spagnoli tanto per intenderci)... tra cui miglior film!
Bel film a tema carcerario, caratterizzato da una regia precisa e solida e dall'ottima interpretazione dei due protagonisti. Il film ha un buon ritmo e non annoia mai. Certo, non si può definire un capolavoro, tuttavia è impossibile non essere avvinti dallo sviluppo degli avvenimenti. Un plauso, infine, al doppiaggio di F. Pannofino, capace di dare un valore aggiunto al bravo interprete di Malamadre.
discreto film arrivato dalla spagna che affronta lo scottante tema delle carceri (se volete vedere qualcosa di meglio oltre alle celebri pellicole di frank darabont, c'è "alcatraz-l'isola dell'ingiustizia"; molto buono l' inizio in cui dopo pochi minuti ci si trova catapultati in situazioni adrenaliniche, invece il resto non mi ha convinto al 100% per via delle troppe situazioni inverosimili che indirizzano la storia in una certa maniera; finale che secondo me avrebbe meritato qualche colpo di scena, anche se è pur sempre meglio di un happy ending che non lascia nulla; per essere un film girato con cifre lontane da quelle impiegate per ottenere altre porcherie, il risultato è soddisfacente, ma non trovo sia un capolavoro
Finalmente un film sulle carceri come lo vogliamo noi, senza troppi effetti speciali ma mucho movimiento! In pratica una ribellione totale dei rivoltosi, dall'inizio alla fine. Certo che se non ci metti una donna incinta, che col suo compagno sembrano la coppia più bella e fortunata del mondo, non è la stessa cosa. Ed è chiaro che poi ci scappa la tragedia.