Storia carina ma film totalmente noioso,mai avvincente come i film sei predecessori maghi The prestige e The illusionist decisamente più accattivanti.La sufficienza solo per la storia romantica dei due protagonisti ma nient'altro.
"Houdini" mette in scena due facce di una stessa medaglia, due truffatori: lei un'indovina che imbroglia vedovi e vedove in uno spettacolo pubblico insieme alla figlia, lui mette in scena magie e illusioni con il trucco e con l'inganno di fronte a milioni di persone; lei, costretta a vivere in un cimitero, in miseria, agisce in questo modo per sopravvivere, lui, allo stesso modo, vive della sua maestria, ma è trattato come un re; lei lavora a stretto contatto con la morte, lui la sfida di continuo con i suoi "giochi"; lei è alla ricerca di tranquillità,interiore ed esteriore, di pace nell'animo, di agiatezza, di una vita non necessariamente regale, ma almeno normale, lui, apparentemente solare, compiaciuto, non è in pace con sé stesso, è turbato nel profondo, nell'anima e nel corpo; lei rappresenta il passato di lui, lui i desideri, il futuro, di lei. E' chiaro fin da subito che queste due figure speculari debbano prima o poi incontrarsi, e il pretesto è la morte della madre del mago: egli consegnerà un cospicuo premio in denaro a colui o colei che, dimostrando reali capacità medianiche, riuscirà a mettersi in contatto con la defunta e a pronunciare le esatte parole che questa avrebbe detto al figlio sul letto di morte. Da qui in avanti seguiranno una serie di situazioni che permetteranno ai due protagonisti di incontrarsi e di avviare un rapporto sentimentale-amoroso che non è svilppato nel migliore dei modi, non tanto a livello di scrittura, ma di recitazione: se all'inizio la freddezza e l'insicurezza dei due è plausibile perché entrambi non vogliono impegnarsi, quando scatta l'innamoramento l'atteggiamento non sembra cambiare (quando invece dovrebbe); non manifestano un reale coinvolgimento emotivo-passionale, per cui anche lo spettatore fatica a essere partecipe della love-story. Forse questa è l'unica pecca di un film che si colloca all'interno della media produzione cinematografica.